Entra nel vivo l’iter che porterà alla nascita dell’Ospedale di Comunità nell’area produttiva di Bomba, dopo il via libera del Consiglio comunale di Cavriglia al progetto con la contestuale approvazione della variante al piano strutturale e al regolamento urbanistico. Un «sì», espresso dalla maggioranza del parlamentino, che concretizza un inedito assoluto nella storia del territorio cavrigliese e per l’intera vallata. Potranno contare infatti su una struttura dedicata alle cure intermedie con 20 posti letto disponibili per i degenti e l’opportunità di aumentarli fino a 40. Finanziato con 1 milione e 800 mila euro di risorse provenienti dalla Missione 6 «Salute» del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il presidio sorgerà in un edificio già esistente di 1800 metri quadri, che in passato ha ospitato il Centro servizi per le imprese, e verrà incontro alle problematiche di pazienti con necessità di interventi sanitari a media-bassa intensità clinica e per degenze di breve durata.
Come si ricorderà il percorso era iniziato nel gennaio di due anni fa quando la Conferenza dei Sindaci del Valdarno approvò all’unanimità l’idea del nuovo servizio e l’amministrazione comunale del paese dell’ex miniera mise a disposizione della Asl Toscana Sud Est, incaricata di progettare e realizzare l’intervento, lo stabile che fu giudicato idoneo sulla base di verifiche e sopralluoghi durati alcuni mesi. Ora dunque l’ulteriore passaggio nella direzione di potenziare l’offerta di assistenza nel comprensorio con una realtà che vuol essere all’avanguardia. Già chiaro quanto sarà creato nell’immobile prescelto, peraltro di recente costruzione e situato in un luogo facilmente raggiungibile anche in virtù della futura viabilità di collegamento prevista entro il 2024 tra il polo industriale di Bomba, i centri del fondovalle e, attraverso il tunnel del Porcellino, il versante fiorentino di Figline e Incisa.
E a proposito di cronoprogramma il progetto – quello esecutivo sarà validato entro quest’anno – detta i tempi di attuazione, con l’avvio del cantiere nel primo mese del 2024 e la conclusione nel successivo dicembre. Uomini e mezzi in particolare dovranno più adeguare che creare il pianterreno e il primo piano del fabbricato in relazione alla diversa destinazione d’uso. I tecnici hanno ripensato gli spazi interni con la possibilità di ricavare ambienti riservati ed isolati e locali «in cui l’assistenza al malato ritrova luoghi ed affinità con l’assistenza in famiglia», si legge nel progetto di fattibilità tecnico economico. Il primo piano in particolare sarà destinato alla degenza, agli spazi comuni, a quelli di visita agli uffici e ai servizi. Non mancheranno infine un parcheggio illuminato di ampie dimensioni.