Fondi PNRR a rischio, grido d’allarme di Anci e Spi Cgil. La sindaca di Figline Incisa:”tagli sconcertanti, siamo preoccupati”

Il grido di allarme lanciato dallo Spi Cgil di Firenze è solo l’ultimo in ordine di tempo. “Grande preoccupazione desta lo spostamento di importanti risorse per investimenti nella Sanità previsto nelle ‘Proposte per la revisione del PNRR’ annunciato in un documento  del ministro Fitto- scrive il sindacato – indirizzandole verso il “Repower EU” con il meccanismo del credito d’imposta verso aziende che hanno goduto e continuano a godere di enormi “extraprofitti”. Si taglia in modo lineare oltre il 30% di risorse per la Sanità Territoriale e di prossimità Case di Comunità, Ospedali di Comunità, C.O.T. (Centrali Operative Territoriali); si rinvia al 2026 il progetto sulla telemedicina e si depotenzia in parte l’infrastruttura tecnologica del FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico).

“Nella Città Metropolitana di Firenze con risorse del PNRR erano previsti 9 nuove costruzioni e 13 interventi di ristrutturazione ed ampliamento per le Case di Comunità, 10 Centrali Operative Territoriali e 6 Ospedali di Comunità per oltre 100 posti letti- continua lo Spi-. Ad oggi non sappiamo neppure dove agiranno i tagli e dove le illusioni andranno in fumo. L’iniziativa della Regione e degli Enti Locali nei confronti del Governo dovrà provare a salvaguardare il piano previsto dalla Missione 6 del PNRR. ”

Sull’argomento è intervenuta anche Anci Toscana attraverso il suo presidente e sindaco di Prato Matteo Biffoni il quale ha inviato una lettera ai parlamentari toscani, per chiedere un urgente intervento del Parlamento che faccia chiarezza sul destino dei progetti “stornati” dai finanziamenti del Pnrr.  “La questione relativa alle modifiche annunciate al Pnrr sta allarmando tutti i nostri sindaci. Dalle grandi città ai piccoli borghi, la preoccupazione concreta è che gli interventi, molti dei quali già in via di realizzazione, non possano essere portati a termine – scrive Biffoni – Dai nostri primi calcoli, per i Comuni toscani il taglio ammonterebbe a circa 600 milioni. Per gli interventi sulla valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica, si tratterebbe di 227,35 sui 240,9 milioni previsti per finanziare i 1410 progetti in corso; per la rigenerazione urbana taglio di 306,9 su 355,7 milioni, per 199 progetti;  per i piani urbani integrati di 53 su 64 milioni, per 16 progetti; per le aree interne di 13,3 su 14,3 milioni, per 28 progetti. Oltre al parziale definanziamento delle Case di comunità, che comunque hanno ricadute su Comuni e territori”.

A Figline Incisa sono svariati i progetti che dovrebbero concretizzarsi grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Condivido molto quanto scrive lo Spi- commenta la sindaca Giulia Mugnai- e infatti sto aderendo a tutte le iniziative di sindaci e Anci su questi tagli sconcertanti da parte del Governo. Non abbiamo alcun elemento di chiarezza rispetto a come saranno recuperate le risorse né con che tempi, né se effettivamente i tagli avverranno in maniera immediata.E questo non vale  vale solo per la missione 6 e l’ambito sanitario, ma anche per la missione 5 che focalizza la sua azione su inclusione sociale,  coesione territoriale e rigenerazione urbana. Sulla missione 5 ci sono la scuola Leonardo Da Vinci, le ex Lambruschini, la nuova Piscina. Potenzialmente prosegue Mugnai-  anche altri interventi di efficientamento energetico già fatti sulle scuole. Sulla missione 6 ci sono la casa di comunità che l’ospedale di comunità. Se li sommiamo sono più di 12 milioni di euro.  Noi al momento andiamo avanti perché abbiamo regolari decreti ministeriali che ci assegnano le risorse che stiamo già spendendo ovviamente, proprio per rispettare i tempi perentori del PNRR. Non sappiamo comunque al momento quali di questi progetti saranno interessati dai provvedimenti ministeriali”.

 

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