I Cobas tornano a farsi sentire sull’ospedale Serristori e sui futuri progetti messi in campo da Asl e Regione stigmatizzando la realizzazione della nuova Casa della Comunità e Ospedale di Comunità di Figline Incisa. “Il carrozzone, pardon il ‘nuovo edificio’- scrivono i Cobas- verrà realizzato all’interno dell’area ospedaliera Serristori. Secondo i fautori dello smantellamento e/o continua demolizione del Serristori, il progetto dovrebbe garantire il rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e di ciò che è rimasto – dopo le esternalizzazioni di gran parte delle specialistiche – delle sue strutture:Quindi Giani e Mugnai mettono csì fine non solo al PS H24 dopo il cosiddetto Centro Medico Avanzato ma asfaltano l’Ospedale Serristori e mettono la parola fine al presidio ospedaliero per acuti!!!”
“Il titolare dell’immobile rimarrebbe la USL Toscana Centro, l’affidamento diretto per la progettazione è stato attribuito ad una società di architetti con sede a Firenze e la realizzazione dei lavori sono stati affidati ad un consorzio con sede legale a Benevento!- continuano i Cobas-. Il costo complessivo per ciascuna opera ammonta, ad ora, a quasi 5 milioni e 900 mila euro così suddivisi: 3.215.074,00 euro per l’Ospedale di Comunità, 2.593.068,00 euri per la Casa di Comunità… alla faccia degli investimenti per riqualificare, mettere in sicurezza, rilanciare strutture sanitarie e specialistiche già esistenti al fine di garantire la presa in carico dei bisogni socio sanitari, invece di continuare a regalare soldi al privato e alle tantissime spa nate al fine di speculare sulla salute dei cittadini. La confusione regna sovrana.La nuova struttura sanitaria di superficie pari a 1880mq, è costituita da un unico corpo di fabbrica – a forma di L – per le funzioni relative alla Casa di Comunità al piano terra e al 1° piano, mentre al 2 e ultimo piano si trovano gli spazi dell’Ospedale della Comunità, questa operazione si svilupperebbe su via da Verrazzano, mentre per la determina per i lavori si dice che gli stessi si svilupperebbero all’interno dell’area ospedaliera esistente che è ubicata in Piazza XXV aprile.L’astuta giustificazione inventata dai Dirigenti aziendali (Dr Naldoni/Dr Tocchini) starebbe nel garantire la tanto abusata integrazione tra nuovo edificio rispetto all’edificio adiacente ed esistente (l’Ospedale Serristori così alla fine ridotto?)”
“Non è mai stato chiaro il motivo per il quale, al posto del pronto soccorso H24- prosegue la nota- è stato aperto in fretta e furia ed in pompa magna il Centro Medico Avanzato H12 a pagamento, come a tutt’oggi non è chiaro il motivo per il quale si investono circa 6 milioni di euro per realizzare un nuovo carrozzone come la casa di comunità e l’ospedale di comunità (che dovrebbe ospitare 20 posti letto di degenza): un vero copia e incolla di quello che già esiste all’interno del presidio ospedaliero Serristori.Questi signori responsabili di un pericoloso buco di bilancio, che rischia di portare in default economico il sistema sanitario regionale, perennemente terrorizzati dall’essere commissariati, dopo aver annunciato che in virtù dei tetti alla spesa sanitaria posti dal Governo non ci sono risorse economiche per garantire le attese assunzioni di personale e la quantità dei servizi erogati in regime di prestazione pubblica, trovano il tempo e i fondi, ben 6 milioni circa di euro, da sperperare su un nuovo carrozzone al posto di rilanciare l’Ospedale Serristori, il Pronto Soccorso H24, il rafforzamento delle specialistiche ambulatoriali interne.”
“Come Cobas riteniamo grave il mancato coinvolgimento delle parti sociali e della RSU sull’intero iter decisionale che vorrebbe decretare lo smantellamento dell’Ospedale Serristori-termina il comunicato- condanniamo il comportamento omissivo dell’Azienda Sanitaria e della Conferenza dei Servizi nei confronti della popolazione e degli attori sociali che da anni difendono le sorti del presidio ospedaliero Serristori, contestiamo la creazione di un nuovo carrozzone e lo sperpero di denaro pubblico, contestiamo il blocco degli organici e le politiche di taglio alla spesa sanitaria.
Rivendichiamo ad oltranza la difesa e il rilancio del presidio ospedaliero Serristori come ospedale per acuzie riferimento ai bisogni di salute e al persistere delle lunghe liste di attesa della popolazione del Valdarno Fiorentino, che non trovano risposta all’Ospedale della Gruccia (anch’esso intasato e in crisi di personale) così come quello di Ponte a Niccheri.” Infine si chiede “l’immediata apertura di un tavolo di confronto e l’immediata ripresa di una forte mobilitazione a difesa della sanità pubblica, dell’Ospedale Serristori, del Distretto, dei servizi territoriali e dell’assistenza domiciliare.”