Condannato a 6 mesi di reclusione l’uomo che nel 2022 aveva ucciso un gatto nel comune di Cavriglia. La vicenda è stata ripercorsa ieri in Tribunale ad Arezzo durante il processo che vedeva alla sbarra un cacciatore del Valdarno fiorentino accusato di aver sparato nell’ottobre del 2022 alla gattina Sybilla, trovata agonizzante in un cassonetto in località Potine. A nulla erano valse le cure dei volontari dell’Enpa, perchè i colpi alla testa e alla spina dorsale purtroppo si erano rivelati fatali.
Erano stati gli agenti della Polizia Municipale di Cavriglia, incaricati delle indagini, ad individuare l’autore che aveva esploso i colpi con una carabina ad aria compressa. Ad incastrarlo i filmati delle telecamere posizionate nella zona ed alcune testimonianze. L’uomo, che aveva confessato, era stato quindi denunciato per maltrattamento di animale con l’aggravante della morte ed era anche scattata la revoca della licenza di caccia con il contestuale sequestro delle armi.
“Il processo si è subito concluso – spiega l’associazione Irriducibili Liberazione Animale ODV – con la sentenza in primo grado di condanna del cacciatore a 6 mesi di reclusione con la condizionale, più condanna rifusione spese legali alle associazioni che si sono costituite parti civili come la nostra. Secondo noi attualmente le pene per questi reati sono esigue ed attendiamo da tempo l’inasprimento, ma quello che ci consola un pochino è che ad un cacciatore dopo aver preso una condanna penale, venga tolta la licenza di caccia, in questo modo non potrà più sparare agli animali, in tal senso si auspica un provvedimento prefettizio di sospensione e/o mancato rinnovo porto d’armi per il reo”.
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