Gianni Calastri in “La bicicletta di Bashir” al Teatro Comunale di Cavriglia

Venerdì 17 novembre, alle ore 21.30, al Teatro Comunale di Cavriglia terzo appuntamento per la rassegna Materiali In Scena, organizzata dal Comune e dalla Materiali Sonori: Gianni Calastri in “La bicicletta di Bashir”, con le musiche dal vivo di Marzio Del Testa e Arlo Bigazzi. Lo spettacolo verrà replicato sabato 18 novembre al circolo Il Progresso di Firenze. Lo spettacolo è un intenso monologo che narra la storia di Bashir Ahmad Ahmadi, poeta e profugo afgano che ha vissuto per due anni a Volterra condividendo, assieme anche a Gianni Calastri, l’esperienza Teatro di Nascosto – Hidden Theatre di Annet Henneman, un gruppo internazionale di teatro reportage che condivideva, in diverse forme, le storie di rifugiati e richiedenti asilo. Attraverso le parole di Bashir, Calastri ci conduce in una strada lunga e tortuosa che va dall’invasione russa dell’Afghanistan, all’arrivo dei talebani, passando per le peripezie drammatiche della fuga attraverso l’Iran e la Turchia fino ad approdare in Italia in compagnia di una vecchia bicicletta.

I versi di Bashir che Calastri declama, o canta alcune volte anche in afgano, ci raccontano di un uomo complesso e diverso dallo stereotipo che abbiamo del profugo. Bashir è un laureato in lettere e questa particolarità si avverte nelle reazioni e nel racconto del suo viaggio: in mezzo a sofferenze e lutti, Bashir vuole studiare, leggere, diventare scrittore. Veniva da Herat, una città chiamata la Firenze d’Oriente e per questo motivo, quando gli prospetteranno la possibilità di trasferirsi a Firenze, lui ccetterà immediatamente.
Bashir era soprattutto un poeta e la sua storia e i suoi versi, accompagnati dalla musica dal vivo di Marzio Del Testa alle percussioni acustiche ed elettroniche e Arlo Bigazzi al basso elettrico, hanno la forza di portarci in un altrove mentre parla alla nostra anima. Perché ciò che Bashir ci ha lasciato, in fin dei conti, è la sua poesia.

 

 

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