“Sono oltre 51 milioni gli interventi nella provincia di Arezzo che rischiano il definanziamento a seguito della riforma del PNRR voluta dal Governo Meloni, incapace di dar seguito ai programmi stabiliti”. Lo ha detto Tommaso Pierazzi, coordinatore del Movimento 5 Stelle nel territorio aretino, che ha elencato le opere che, a suo dire, potrebbero saltare in Valdarno. “Si tratta della riqualificazione dell’ex cinema Bucci di San Giovanni, per un importo di 2.788.404 euro, degli interventi di rigenerazione urbana per la valorizzazione sportiva dell’area di Levanella a Montevarchi, per un importo di 1,754.799 euro, dei lavori di riqualificazione della scuola primaria e secondaria di Castelnuovo dei Sabbioni, pari a 645.000 euro e di quelli al plesso scolastico di Bucine, via XXV Aprile, che prevedono l’adeguamento sismico dell’edificio per 990.000 euro”.
“Opere per le quali l’iter era già iniziato ed i Comuni avevano già assunto impegni di spesa che adesso rischiano di dover trovare coperture alternative che non ci sono con evidenti conseguenze sulla tenuta contabile degli enti – ha detto Pierazzi – Una mossa scellerata quella del Governo Meloni che dopo aver privato i cittadini delle fasce più deboli di un sostentamento necessario, mette in ginocchio anche gli enti territoriali dimostrando che non erano pronti a governare ma a distruggere questo paese”.
Il Movimento 5 Stelle ha espresso preoccupazione dopo aver ricevuto l’informativa alle Camere riguardante questa riforma. “Nel documento – ha aggiunto Pierazzi – si parla di definanziamento totale delle voci di investimento che più impattano sui territori come, per citarne alcune, quella sul dissesto idrogeologico, la rigenerazione urbana ed i piani urbani integrati. Interventi che i Comuni erano riusciti a mettere in programma dopo anni di attesa grazie ai fondi che il Governo Conte era riuscito a mettere loro a disposizione con il PNRR. Meloni ha deciso di privare i Comuni dei fondi necessari alla realizzazione di queste opere in modo netto e senza preavviso, mettendo a rischio, come espresso anche da ANCI, la continuità di finanziamento per le opere già in cantiere. Una situazione inaudita – ha concluso l’esponente pentastellato – alla quale il Governo non sta dando risposte. Nel documento rilasciato ai parlamentari si parla di “rifinanziare con altre fonti” i progetti approvati ma non si fa menzione di quali e quanti di questi fondi saranno accessibili. Inoltre il centro studi di Camera e Senato certifica l’impossibilità di coprire interamente il definanziamento del PNRR”.