E’ stato un sabato speciale per la piccola comunità di Ricasoli, piccolo borgo che domina le colline della Chiantigiana, nel comune di Montevarchi. Questa mattina è stato infatti inaugurato il nuovo Centro Nazionale di Documentazione, Ricerca e Memoria sulle Missioni Umanitarie e di Pace nel mondo. Il centro è stato ricavato all’interno della vecchia scuola della frazione, chiusa nel 2007 e i lavori sono iniziati nel 2012. La nascita di questo luogo della memoria è legato doppio filo ad una vicenda storica che risale al 1961 quando 13 aviatori italiani vennero trucidati a Kindu da bande di ammutinati. Anche la comunità di Ricasoli rimane sconvolta dalla tragedia e l’allora parroco Don Aldo Nocentini si sentì in dovere di ricordare i tredici caduti. Non solo, il 20 novembre 1961 gli studenti della locale scuola elementare scrissero una bellissima lettera al Ministro della Pubblica Istruzione chiedendogli di celebrare, con atti concreti, gli aviatori italiani morti a Kindu. Nello specifico i ragazzi di Ricasoli chiesero al rappresentante governativo di autorizzare la piantumazione di 13 piante da collocare davanti a tutte le scuole e a tutte le chiese italiane, per ricordare quella pagina nera della storia italiana. Il Ministro rispose con un atto concreto,inviando tredici alberelli agli studenti valdarnesi, che furono collocati nel resede del plesso, che si trasformò in un piccolo “Parco della Rimembranza”. Da allora ogni anno la parrocchia di Santa Maria a Ricasoli, in collaborazione con il comune, ricorda il sacrificio di questi aviatori, unendolo al ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita in missioni umanitarie e di pace. Un’iniziativa, questa, che tra l’altro ha ricevuto il plauso, negli anni, dei vari Presidenti della Repubblica. E’ così nata l’idea di creare sul posto un centro di ricerca e memoria sulle missioni di pace. Dalle parole si è passati ai fatti con il taglio del nastro della nuova struttura, trasformata da oltre tre anni di lavori, in un moderno centro di ricerca. La struttura è stata studiata per consentire una completa separazione tra il settore destinato all’archiviazione e cunsultazione dei documenti e gli spazi destinati ad uso pubblico e conviviale. C’è uno spazio dedicato alla foresteria, strutturata su due piani, con soggiorno, pranzo, cucina, servizi igienici al piano terra e zona notte al primo piano. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, rappresentanti del Capo di Stato Maggiore della Difesa, autorità militari, rappresentanti politici ed istituzionali.
Le immagini dell’inaugurazione
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