“La destra montevarchina ed il sindaco di destra Chiassai hanno distrutto il verde della città e non hanno realizzato opere pubbliche nel patrimonio arboreo e fluviale. Anzi hanno tagliato decine di alberi”. Il consigliere uscente di Montevarchi Democratica Francesco Maria Grasso torna ad accusare la Giunta in merito alla gestione del verde pubblico. “Hanno governato per 5 anni- scrive Grasso- e rivendicano di aver governato bene.Da consigliere di opposizione io ho seguito prevalentemente i rifiuti ed il verde della mia città.La politica della destra montevarchina è stata tragica.”
Il consigliere fa riferimento alla situazione in particolare degli argini dell’Arno.“Da 5 anni il sottoscritto richiede alla sindaca di tagliare l’erba ( cosa quasi mai fatta)- scrive Grasso- gestire e migliorare il parco dei cappuccini ( ignorata la richiesta) e tenere oltre che costruire le piste pedonali fluviali sugli argini dei parchi fluviali del Dogana, dell’Arno e dell’Ambra ( non preso in considerazione).Come lista presenteremo agli elettori la nostra idea di città con alcune priorità: il parco dei Cappuccini completato con fasi diverse nel tempo attraverso i fondi europei;il parco del Dogana migliorato e collegato al parco Regina Margherita ove sarà inserita l’area della capannina ( struttura in muratura veramente ristrutturata); parco fluviale dell’Arno e dell’Ambra che colleghi il Dogana con la parte rurale della città verso la diga di levane e parco dell’Ambra che raggiungendo Levane si indirizzi verso Bucine.”
“La negatività delle scelte della destra- continua Grasso- si è poi realizzata con la distruzione dei Giardini Spinelli dove fra alcune settimane sorgerà un supermarket di valenza e marchio nazionale di cui saranno fieri tutti coloro che hanno per lustri difeso il piccolo commercio e l’ ovale del centro storico. Montevarchi Democratica sarà al fianco di Luca Canonici- termina il consigliere- contro Chiassai sindaco di destra e sindaco pro tempore della città di Montevarchi che da capitale del Valdarno è stata ridotta a semplice paesone della provincia aretina. Il tutto governato dal capoluogo provinciale in contrasto con l’idea di un Valdarno Superiore sempre più unito, forte e coeso.”