Area verde di viale Cadorna. Camiciottoli e Rossi replicano a Chiassai. “Ci voleva una analisi ad ampio raggio dibattuta in pubblico”

“Chiassai Martini stia serena perchè noi gli atti non solo li leggiamo, ma li studiamo e il caso della concessione per nove anni dell’area pubblica parallela a via Fratelli Cervi ne è la prova. Altrimenti come ne saremmo venuti a conoscenza?” I consiglieri comunali Fabio Camiciottoli di Avanti Montevarchi ed Europa Verde e Cristina Rossi di Impegno Comune sono tornati a parlare dello spazio verde attiguo a viale Cadorna concesso, in parte, ad un privato per un’attività ludico-ricreativa, completa di somministrazione di alimenti e bevande. I due esponenti dell’opposizione hanno negato di aver detto che gli atti non sono stati pubblicati nei canali istituzionali del Comune. “Contestare il fatto che non ne è stata data nessuna rilevanza pubblica, né un post suo social, né un manifesto, né una seduta pubblica, né un minimo accenno durante i vari interventi pubblici è cosa molto diversa e per noi politicamente più grave”, hanno spiegato Rossi e Camiciottoli.

I due consiglieri ritengono che la gestione e lo sfruttamento dei beni pubblici come quella di un giardino o un parco sia qualcosa da avviare dopo attente analisi ad ambio raggio dibattute anche in modo pubblico. “Sulle scelte da perseguire per il sindaco, la giunta di Montevarchi e la maggioranza, invece, sembra prevalga l’estemporaneità e l’elaborazione nel silenzio più assordante – hanno detto – In una Casa di Vetro diventata poco trasparente grazie all’azione politico burocratica messa in atto con l’avvento delle giunte Chiassai, il sindaco, invece di affermare che i sottoscritti non hanno letto gli atti, dovrebbe invece spiegare a noi e alla cittadinanza perché la convezione tra Comune e il Concessionario non detta nessun criterio né sulla tipologia di servizi né tanto meno sulle caratteristiche che dovrà avere la struttura che verrà realizzata sull’area”.

Gli esponenti della minoranza hanno poi chiesto a Chiassai Martini se nell’area potranno essere effettuate attività anche in forma libera e gratuita, se una parte dei giochi saranno di libero accesso, che tipo di attività verranno svolte e se verranno aperti punti di bar e ristorazione. “Dato che questa amministrazione aveva individuato la possibilità di favorire l’uso dei parchi pubblici per attività a finalità pubblica del tessuto associativo cittadino – hanno concluso – il sindaco e la giunta dovrebbero spiegarciperché hanno ritenuto di non pubblicizzare il bando, in modo tale da favorire la partecipazione di altri soggetti e dovrebbero spiegarci perché di fronte alla presentazione di un solo soggetto non hanno ritenuto opportuno prorogare i termini”.

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