“Il nostro obiettivo è quello di andare in appalto con la seconda fase dei lavori entro il 2021”. Lo ha detto l’assessore ai lavori pubblici del comune di San Giovanni Valdarno Francesco Pellegrini in relazione al Teatro Comunale. La progettazione definitiva si dovrebbe concludere in questi primi mesi dell’anno. Poi partirà l’iter per l’affidamento dei lavori. La speranza, ovviamente, è quella di riaprire l’ex Bucci nel 2022. “Sul teatro comunale – ha detto Pellegrini – ci siamo presi qualche mese di tempo per fare un’operazione che a nostro avviso era doverosa. Armonizzare quelle che erano le richieste da porre come linee guida al gruppo di progettazione che era stato selezionato. Linee guida che fossero giuste e centrate su quella che dovrà essere la funzione del teatro”. E’ stato quindi aperto un tavolo di lavoro condiviso anche con i funzionari, con il sindaco Vadi e con l’assessore alla cultura Franchi per definire quelle che erano le caratteristiche di quello spazio in modo da regalare alla cittadinanza una struttura si bella, ma anche funzionale.
“Avere quanto prima il progetto definitivo – ha proseguito Pellegrini – è molto importante perché è il passo principale di un iter che ci permetterà, con i successivi approfondimenti, di arrivare, in tempi si spera brevissimi, all’appalto della seconda fase dei lavori”. Quella del vecchio Bucci risulta essere una delle più complesse e travagliate opere degli ultimi decenni. Una storia che parte dal lontano 2009 quando il comune di San Giovanni Valdarno acquistò lo stabile, inserendolo poi all’interno di un ambizioso progetto di polo culturale integrato che prevedeva la ristrutturazione dell’ex Palazzo del Fascio e dello storico cinema di Corso Italia, grazie ad un finanziamento di circa quattro milioni di euro erogati dalla Regione Toscana. Soldi necessari per dotare la città di un nuovo spazio bibliotecario, ricavato all’interno dell’ex Casa del Fascio e un nuovo, moderno, teatro.
Dopo alcune modifiche al progetto iniziale, che prevedeva la realizzazione di un centro polifunzionale proprio all’interno del Bucci, si è optato per un recupero che non stravolgesse completamente l’architettura dell’edificio, che è di grande pregio. . Il Bucci venne eretto nel 1949. Inizialmente era ad esclusivo utilizzo degli amanti del cinema. Poi, a metà degli anni sessanta furono eseguiti gli interventi necessari per consentire lo svolgimento di spettacoli dal vivo. Si trasformò così in cinema-teatro, con una capienza di oltre settecento posti a sedere. In futuro sarà il fulcro delle iniziative culturali della città, con un cartellone teatrale di alto livello. Nel frattempo, proprio in questi giorni, l’amministrazione comunale ha annunciato che, la primavera prossima, sarà inaugurata anche la nuova biblioteca comunale, ricavata all’interno dell’ex Casa del Fascio.