All’interno delle aziende del gruppo Prada è stato ottenuto un risultato importantissimo, frutto di un dialogo e di una concezione, che ha portato al primo accordo con le organizzazioni sindacali sul premio di risultato.
“Abbiamo ottenuto un importante investimento sul welfare aziendale e un piano di armonizzazione che porterà a fine triennio 2023-2026 tutte le sedi o società controllate ad avere un eguale riconoscimento economico”, hanno sottolineato in una nota congiunta i rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali nazionali, che hanno sottoscritto l’intesa, insieme alle Rsu di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e la direzione aziendale di Prada.
Il premio di risultato andrà a tutti i lavoratori della nota Maison, che ha il suo quartier generale in Valdarno. Al momento l’importo che sarà corrisposto è diversificato da sito a sito, con un massimo raggiungibile per dipendente di 1450 euro.
“Tuttavia – hanno aggiunto i sindacati – si tratta solo di una parte di composizione del premio, che si incrementerà sulla base di parametri legati alla redditività dell’azienda e agli indici di stabilimento. Questi ultimi saranno definiti dalle Rsu aziendali e dalle organizzazioni sindacali territoriali”.
Il premio di risultato potrà crescere del 20% se sarà convertito in Welfare e se verrà utilizzato attraverso la piattaforma My Prada Group. “Le parti – hanno concluso le segreterie nazionali – si sono date affidamento reciproco, perché entro la fine del 2023 prenda il via la trattativa per il rinnovo della parte normativa dell’integrativo aziendale”. Soddisfazione è stata espressa anche dal Management di Prada. “Per il nostro gruppo – ha detto l’amministratore delegato Andrea Guerra – è di fondamentale importanza porre al centro i propri collaboratori e le loro famiglie. Gli strumenti che abbiamo sviluppato insieme alle organizzazioni sindacali e che ci consentono di offrire maggiori risorse alle nostre persone, sono un modo per contribuire a raggiungere un miglior equilibrio tra vita privata e lavoro”.