Fimer, Ivv e Area ex Bekaert. Un settembre non solo di speranza per il mondo economico valdarnese

L’azzurro dopo la tempesta. Il mese di settembre è partito con un bastimento carico non solo di speranze, ma anche di solide realtà per due aziende della vallata al centro di vertenze complicate e ricche di colpi di scena, Ivv e Fimer. Dopo mesi, per non dire anni, di tribolazioni per i lavoratori, si è aperto uno squarcio di sereno. E se a questo aggiungiamo il grande progetto di riconversione dell’area produttiva della Bekaert di Figline, altra ferita aperta per tutto il Valdarno, possiamo dire che il ritorno dalle vacanze estive è stato ricco di buone notizie per il mondo produttivo della vallata. Intanto la Fimer.

Una vicenda partita nel novembre del 2021 tra scioperi, sit-in, assemblee e occupazioni della fabbrica che sembra finalmente aver intrapreso la strada giusta. Greybull/McLaren Applied ha completato con successo il versamento della prima tranche di 5 milioni di euro nell’ambito dell’investimento complessivo di 50 milioni di euro, grazie al quale acquisirà il 100% della proprietà dell’azienda, che ha uno stabilimento molto importante a Terranuova. Contemporaneamente è stato nominato un nuovo consiglio di amministrazione, all’interno del quale il colosso inglese avrà la maggioranza. Marc Meyohas, Managing Partner di Greybull Capital, ha sottolineato che adesso l’azienda potrà intraprendere il lungo viaggio che la porterà a riconquistare la fiducia dei suoi numerosi stakeholder. “I nostri piani sono chiari: vogliamo riaffermare Fimer come leader mondiale nel suo settore. Faremo tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo”. I sindacati e le istituzioni, scottati da quanto accaduto in questo anno e mezzo, ci vanno con i piedi di piombo, ricordando che di strada da fare ce n’è ancora parecchia, ma dopo gli ultimi accadimenti, è inevitabile pensare positivo.

Quasi in contemporanea sono arrivate buone nuove anche dall’Ivv di San Giovanni, che ha spento i suoi forni da molti mesi e ha un commissario liquidatore, con i dipendenti in cassa integrazione a zero ore. Ci sono infatti acquirenti interessati all’azienda ed è già stata depositata un’offerta. Questo quanto emerso al tavolo regionale di crisi coordinato da Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente Eugenio Giani, che si è tenuto nei giorni scorsi.. Da Firenze sono convinti che l’azienda tornerà a produrre in tempi rapidi e sarà nuovamente protagonista per le grandi fiere internazionali di settore che si tengono a gennaio a Milano, Parigi e Francoforte. C’è infine la storia della Bekaert. Una ferita che non si è ancora rimarginata. Venerdì scorso, a Loppiano, è stato presentato un progetto straordinario, il primo ad economia circolare industriale avanzata d’Europa.

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