Una “Notte della Taranta” anche a San Giovanni con i balli del sud

I balli del sud alle feste del Perdono di San Giovanni, che si trasformeranno in una sorta di “Notte della Taranta”, il festival di musica popolare che mira a valorizzare la musica tradizionale salentina attraverso la sua riproposta e la contaminazione con altri linguaggi musicali. Sabato prossimo alle 21,15 protagonista in piazza Masaccio il gruppo Mascarìa, pizziche e balli della tradizione meridionale intrecciati con altri suoni e ritmi che vanno dal Mediterraneo, all’Africa ai Balcani.

“Mescarìa” è la fusione tra il termine “mmesca”, che significa “mescolare”, e la parola “aria” che nella tradizione identifica uno stile vocale caratterizzato dall’andamento di una cantilena, presente nella musica di tutto il sud Italia e definito come “canto ad aria”. E’ un progetto di tre membri della Baro Drom Orkestar (una delle più importanti world band europee) con Arianna Romanella, eccellente cantantessa lucana. Ospite della serata Luigi Cardigliano, cantante, musicista, ricercatore salentino noto per aver rielaborato e diffuso, dalla fine degli anni Settanta, il celebre brano “Lu rusciu te lu mare”.

Si attraversa l’anima del meridione, passando dalla Campania alla pizzica di Puglia, e facendo sosta in Basilicata. Un lungo viaggio musicale che dalle radici del sud d’Europa vola per il mondo, fa tappa nei riti delle donne nigeriane, nelle sonorità gitane, nei canti in lingua romanì, nelle tarantelle urbane. Con Arianna Romanella (voce, chitarra); Luigi Cardigliano (voce, chitarra); Vieri Bugli (violino); Modestino Musico (fisarmonica); Gabriele Pozzolini (batteria, percussioni).

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