Un docufilm sulla storia delle tre discoteche di Figline: Il Mulino, il New Club e il Taotec. Il lavoro di Piero Torricelli verrà proiettato il 16 gennaio ai Salesiani

Un territorio e la sua gente raccontati attraverso un documentario. C’è Figline e la sua storia nel lavoro che Piero Torricelli, attore e regista, sta realizzando in questi giorni dal titolo “Mulino, New Club, Taotec. Dalla sala da ballo alla discoteca”che verrà proiettato martedì 16 gennaio al Cinema Teatro Salesiani. Abbiamo chiesto a Torricelli che cosa lo ha spinto a narrare l’evoluzione dei locali figlinesi, nella loro epoca d’oro, quando in Valdarno arrivavano giovani da tutta la Toscana.”A me piace fare il regista per raccontare delle storie e raccontare la storia di casa mia. Ovviamente è stato un trasporto la discoteca perché è sempre stato un grande specchio della società. Dentro la sala da ballo, che poi è diventata la discoteca come dice il titolo “dalla sala da ballo alla discoteca” si vede tutto, cioè si vede l’arredamento, l’abbigliamento i mezzi con cui si va a ballare la musica, si vede come son pettinate le persone cosa dicono come lo dicono e cosa bevono. Quindi è un ritratto perfetto della società.”

“Le storie, gli aneddoti  mi hanno sempre incuriosito- prosegue Torricelli- e siccome il Mulino, il New Club 70 e il Taotec sono state discoteche di provincia, dentro la provincia c’è tutta quella poesia che al cinema dagli anni 50 in poi il Neorealismo e la commedia all’italiana ci hanno fatto vedere. Quindi questo è un documentario. Ci sono interviste foto e video. Questo è il taglio che avrà il film, dentro queste interviste c’è appunto tutta quella provincia di cui parlavo.  In quello che oggi è il parcheggio del Mulino Strix cioè l’unico Club, l’unica discoteca che c’è rimasta a Figline che porta ancora il nome Glorioso del Mulino che nel 2025 compirà 60 anni, lì c’era un campo sportivo perché ancora non era stato fatto lo stadio. Si sta parlando dei primi anni 60.Questo era il bello di questo che avevano inizialmente questi locali, che  poi ovviamente  si sono trasformati, si sono ingranditi, è cambiato l’arredamento si sono modernizzati. La forza di questi tre locali, cioè il Mulino Newclub e Taotec,  è sempre stata la musica,  avere la migliore musica prima di tutti. Paolo Del Buffa proprietario del club 70 insieme a quello che chiamavano tutti lo “Scoia” andava in Inghilterra e in Svizzera a comprare i dischi per avere della musica che in Italia e in Toscana rappresentava l’avanguardia. Allora veniva al Club gente non solo dal Valdarno ma da Firenze, Arezzo, Bologna da Roma come è successo al Taotec. Con l’avvento della Tecno e della Progressive i DJ Farfa e Miky Dj, conosciuti a livello internazionale, venivano a suonare a Figline da Napoli e da Roma con i pullman. Quindi in questo non è stata provincia, è stata città e città internazionale Figline, mantenendo però la sua genuinità.”

Poi Torricelli parla dei tanti personaggi che hanno gravitato o sono stati protagonisti delle discoteche e del mondo della musica. “Il grande Felice il barman che ha lavorato e ha servito da bere a cinque generazioni di figlinesi e non, che si sono innamorati e sposati magari dopo essersi conosciuti in questi locali. Lui aveva il tavolo ‘How are you’, venivano ragazzi da Arezzo e diceva loro: “venite, vi dò il tavolo How are You!”. Era una professionalità, un accogliere divertente che hanno reso famosi i locali figlinesi. Tutto quello che io racconto lo faccio per narrare un pezzo di storia di casa nostra, una Figline Valdarno che non c’è più, perché appunto queste discoteche non ci sono più, e lo racconto perché venga lanciato un messaggio ben preciso. In questo film e in queste interviste vorrei rappresentare quella provincia, quella calma, quell’educazione, quella simpatia e quel bene stare insieme che, con la tecnologia di oggi, sarebbe un mondo perfetto. Tutto questo poi ha anche un messaggio sociale: il film verrà proiettato in prima Nazionale al cinema dei Salesiani di Figline sul cui palco storico ,negli anni 60-70 si sono esibiti  personaggi altrettanto storici, il Bocca, Zecchela, il Caccola. Nascevano i soprannomi e nel Brio Club venivano organizzati spettacoli per sostenere l’oratorio. Quindi su quel palco ci saranno i protagonisti del film, ci sarò io insieme a due bravissimi presentatori che sono Roberta Catarzi e Stefano Baragli che ho chiamato a condurre questa serata e ci saranno le volontarie della associazione Artemisia, il centro che lotta contro la violenza sulle donne.”

Insomma, una serata da non perdere per rivedere la Figline che fu con i suoi personaggi. “L ingresso è 5 euro- termina Piero Torricelli-  è un prezzo popolare invitante. Per gli  spettatori sarà a disposizione  una chiavetta USB con all’interno il film, mentre il  birrificio Comedia di Rignano sull’Arno mi ha omaggiato di bottiglie nelle quali ci sarà un’etichetta personalizzata ‘Dalla sala da ballo alla discoteca’. Acquisti che servono per sostenere i progetti dell’associazione Artemisia.”L’ingresso è su prenotazione. Gli interessati possono contattare su whatsapp gli organizzatori al numero 351 7858672.

In foto Piero Torricelli

 

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