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Selezioni di Miss Italia: polemiche a distanza tra Montevarchi e San Giovanni. Ed è botta e risposta

Le selezioni di Miss Italia animano improvvisamente il derby tra Montevarchi e San Giovanni. Ma questa volta il calcio, una volta tanto, non c’entra. C’entra invece un evento che si è tenuto mercoledì scorso in via Roma, nella città di Masaccio e che, nelle intenzioni dello staff del Circolo Stanze Ulivieri si sarebbe dovuto tenere anche a Montevarchi a fine luglio. Ma così non sarà e l’epilogo ha provocato il risentimento di Alessandro Isetto, montevarchino, dello staff delle Stanze, che dopo un breve excursus sullo spirito di campanile, è entrato nel merito della vicenda.
“La sfilata di Miss Italia – ha detto – si sarebbe dovuta svolgere anche nel salone del Circolo Stanze Ulivieri il 28 luglio prossimo. La data era stata confermata, mancavano solo i dettagli tecnici da definire. Noi delle Stanze – ha aggiunto – avevamo ricevuto il consenso e l’appoggio di molte aziende di Montevarchi, che avevano sposato questa idea sostenendo economicamente il costo dell’evento ad ingresso gratuito per la collettività. Ben lontani da muovere qualsiasi dispetto a chi lo avrebbe fatto prima di noi. Non si sa per qualche alchimia, per quale idea forse poco pacifica – ha detto ancora Isetto -, l’evento in programma alle Stanze Ulivieri è stato cancellato dall’agenzia che si occupa di Miss Italia adducendo problemi ben poco comprensibili”.
Una scelta che ha dunque provocato il risentimento dello staff del circolo di piazza Garibaldi. “Si parla di buttare giù muri, di abbattere barriere, di comune unico – ha tuonato Isetto – . Parole, parole, parole cari amici, se non siamo capaci neanche di organizzare il solito evento, che per giunta non ha caratteristiche di esclusiva, in quanto la selezione ogni sera va in divenire. Ambizione forse per qualcuno….chissà? – Si è chiesto Isetto – . Ai posteri l’ardua sentenza… In questa società non potremo mai crescere, ma solo fare guerra. E la guerra è guerra e non porta mai a cose belle. Vorremmo ringraziare quelle persone che adesso si sentiranno forti, toste, originali e soprattutto sulla cresta dell’onda per essere riuscite a decretare la fine di un’iniziativa nata con l’impegno di poche persone, solo per portare un po’ di ‘leggerezza’ nella città di Montevarchi con un concorso di bellezza griffato Patrizia Mirigliani – ha concluso il rappresentante delle Stanze – . Ma non ci toglieranno l’entusiasmo e il sorriso, questo lo sappiano!”.
A stretto giro di posta è arrivata la risposta di Cristina Polzella, commerciante di via Roma a San Giovanni, che ha organizzato insieme ad altri colleghi la sfilata di Miss Italia di mercoledì scorso. La Polzella ha ricordato che la manifestazione sangiovannese è stata organizzata con il massimo rispetto delle regole tecniche stabilite dal Ministero dell’Interno. “Per avere un evento confermato – ha aggiunto – si firma un contratto di adesione, si attende la copia controfirmata , si bonifica un acconto e si ricevono immagini e stampe ufficiali per sponsorizzarlo. Qualsiasi contratto artistico considera le distanze e l’esclusività dell’evento, oltre alla locazione”.
La Polzella ha aggiunto che, in base alle sue informazioni, tutta questa documentazione cartacea, a Montevarchi, non c’era e si è quindi alquanto risentita quando ha scoperto che la stessa manifestazione messa in piedi a San Giovanni era stata organizzata a 5 km di distanza e pubblicizzata in rete due giorni prima dell’evento di via Roma. Ha quindi precisato di aver parlato con la direzione di Miss Italia e quando ha saputo che a Montevarchi non ci sarebbe stata alcuna selezione, ha fatto cadere la cosa, pensando ad uno scherzo di pessimo gusto. “Il giorno dell’evento – ha aggiunto – mi è arrivato un messaggio di scuse, ma ormai era troppo tardi. Spero che la spiacevole questione finisca qui. Tengo a precisare – ha concluso – che sono di Terranuova, ma che per questo evento mi considero sangiovannese”.

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