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Bande giovanili, spaccio, vandali. Le liste civiche sangiovannesi chiedono una città più sicura

Chiedono una San Giovanni più viva e sicura le liste civiche sangiovannesi, che hanno denunciato problemi di sicurezza e di ordine pubblico, alla luce di vari episodi che si sono succeduti in questi mesi. “Eravamo abituati a lasciare le chiavi nella toppa, lo faremmo anche oggi? – si sono chiesti i civici? – Si dirà che non è un problema solo di San Giovanni Valdarno. Che la tendenza è generale. Che il mondo è cambiato. Vero. Inaccettabile, tuttavia, far finta che il problema non esista. O che solo sollevarlo sia tacciabile di inutile e dannoso “allarmismo”. In passato abbiamo più volte posto l’attenzione sull’argomento. Col solito contorno di accuse di “terrorismo” da parte della giunta”.

 

 

Secondo le liste civiche, ora come allora è arrivato il momento della mobilitazione e della presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica e delle istituzioni. “Non è ammissibile derubricare a semplici atti di teppismo o “bravate” quel che sta avvenendo sotto gli occhi di tutti: vere e proprie bande di giovani (per lo più di origine straniera) terrorizzano altri coetanei mettendo sovente in atto anche alcuni tentativi di aggressione – ha sottolineato l’opposizione – Pensiamo sia inaccettabile che vi siano zone della città dove ormai si spaccia ogni tipo di stupefacente alla luce del sole, anche in prossimità delle scuole. È di questi giorni, tra l’altro, l’irruzione nella sede scout cittadina con gravi danneggiamenti. Vogliamo, ancora una volta, fare appello solo alla buona volontà e all’opera meritoria dell’associazionismo oppure vogliamo iniziare a mobilitare la città e chiedere più presenza delle forze dell’ordine con pattugliamenti più serrati? San Giovanni è casa nostra! Dobbiamo renderla più viva e sicura”.

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