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Boom del turismo in Valdarno Aretino. Nel 2023 oltre 80.000 presenze in più rispetto all’anno pre Covid

Il Valdarno piace. Agli italiani e, soprattutto, agli stranieri. E il turismo cresce. Sono numeri importanti quelli che arrivano dalla banca dati della Regione Toscana. Nel 2023, negli otto comuni che compongono l’Ambito Turistico – Bucine, Montevarchi, San Giovanni, Terranuova, Loro, Castelfranco Piandiscò, Cavriglia e Laterina Pergine – le presenze sono state 485.158, un +10% rispetto all’anno precedente. Prendendo in esame i tre comuni sul “podio”, a Bucine le presenze sono state 114.364, di cui 98.758 stranieri e 15.606 italiani; a Cavriglia 102.897, con la parte del leone che l’hanno fatto gli stranieri (oltre 65.000) rispetto ai connazionali (37.000). A Terranuova Bracciolini 101.062 presenze, ma in questo caso più italiani (67.535) rispetto ad europei ed extraeuropei (33.527). Nelle prime cinque posizioni in provincia di Arezzo, il Valdarno ne piazze due, Bucine e Cavriglia. Una bella soddisfazione, se pensiamo che, nel 2019, anno pre Covid, le presenze, negli otto comuni del comprensorio, erano state 404.295. Oltre 80.000 in meno rispetto al 2023. Quindi, in questo angolo di Toscana, l’appeal è superiore anche al periodo che ha preceduto l’emergenza sanitaria, quando poi gli arrivi si sono più che dimezzati.

 

 

Il trend positivo della ricettività e l’accoglienza è dovuto anche alle azioni intraprese a sostegno della promozione turistica, alla divulgazione attraverso internet, ma anche alla grande professionalità dei tanti operatori turistici. Senza dimenticare la felice posizione geografica, con un territorio a cavallo tra Arezzo, Siena e Firenze e servito da importanti vie di comunicazione e alla crescita impetuosa degli agriturismi. Insomma, il Valdarno è diventata una mèta strategica del turismo nazionale ed internazionale. E anche in questo lungo ponte a cavallo tra il 25 aprile e il 1 maggio saranno molti i “forestieri” che alloggeranno nelle strutture ricettive della zona, nonostante il tempo non proprio clemente. E’ stata importante anche la nascita dell’Ambito Turistico del Valdarno, che ha messo in rete i comuni promuovendo una destinazione turistica unitaria, legata al marchio “Visit Valdarno”. Tra gli obiettivi dell’Ambito, quello di abbandonare l’idea diffusa di considerare la vallata come destinazione dormitorio, cioè “base d’appoggio” per le città d’arte limitrofe più conosciute, ma assumere dignità come destinazione vera e propria. E l’obiettivo è stato raggiunto.

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