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Dal 1 novembre potenziate le Usca. In Valdarno Aretino 4 squadre speciali di continuità assistenziale

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Dal ieri, domenica 1 novembre, sono stati potenziati i servizi USCA, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale su tutto il territorio ASL Toscana Sud Est. Le squadre sono passate da 20 a 30 e in Valdarno ce ne sono quattro. Ciascun team è composto da un infermiere ed un medico che ha il compito di seguire i pazienti positivi al Covid 19, sia sintomatici che asintomatici, nei propri domicili ma anche negli alberghi sanitari, nei posti letto di cure intermedie e presso le RSA. Lo scopo è quello di garantire un decorso casalingo della malattia evitando di intasare sia i Pronto Soccorso che i reparti ospedalieri.
Per migliorare questa azione è stato anche rafforzato il rapporto con il servizio 118 di Emergenza.
Due le azioni avviate:
1) in caso di cittadino con positività Covid che si rivolge al 118, se il triage telefonico non individua alta priorità e necessità di ricovero, la centrale stessa richiede subito l’intervento delle USCA per la presa in carico. I due team, USCA e 118, si confrontano in tempo reale per la presa in carico del paziente.
2) in caso che il paziente, già in carico USCA, necessiti d ricovero in Ospedale, il team USCA avrà la possibilità di richiedere immediatamente la consulenza al 118, che deciderà l’invio dell’automedica o dell’ambulanza.
Gli operatori delle unità speciali sono inoltre supportati dai medici e dagli infermieri della rete di pneumologia territoriale, delle malattie infettive e della geriatria.
I team seguono personalmente anche il follow up dei pazienti guariti che già erano stati seguiti a domicilio.
Un rapporto medico e umano fondamentale che, come ha specificato la Asl, rende il ruolo USCA strategico per il lavoro di tutto il sistema sanitario ed assistenziale.

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