Con la nuova ondata di Covid sono arrivate nuove restrizioni e chiusure, che hanno interessato per primi i locali notturni, ossia le discoteche, che erano state riaperte l’11 ottobre con obbligo di green pass per entrare e 75% di capienza. Se nella prima bozza del Decreto Festività era previsto che i locali da ballo restassero aperti, seppur con obbligo di green pass con terza dose, il 23 dicembre il ministro Speranza ha annunciato il testo definitivo, che impone la chiusura fino al 31 gennaio di discoteche e sale da ballo. Il decreto è poi stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella serata del 24 dicembre.

“La delusione è tanta, a prescindere dal fatto che il nuovo decreto sia entrato in vigore la sera della vigilia di Natale, quando tutte le spese per l’evento del 25 erano ormai già sostenute. – afferma l’imprenditore valdarnese del settore Filippo Bonaccini – La cosa che fa più arrabbiare è l’essere vaccinato e aver fatto una campagna pro vaccini all’interno delle nostre strutture durante questi mesi, quando poi è servito a poco perché siamo di nuovo chiusi dopo soli due mesi e mezzo. Inoltre sono state annullate le serate di Natale e Capodanno, che sono occasioni in cui un locale di aggregazione come il nostro ha maggiori possibilità di incasso. Purtroppo penso che il 31 gennaio sarà una data fittizia, e che tutto sarà rimandato a quando la stagione invernale sarà ormai chiusa. Dall’inizio della pandemia siamo stati aperti in tutto 4 mesi, e ancora dobbiamo ricevere i ristori di luglio”.