Cerca
Close this search box.

Iniziative sindacali per spezzare il muro del silenzio sulla Bekaert di Figline

Riproduci video

“Inaccettabile” il silenzio delle istituzioni sulla vertenza della Bekaert di Figline alla luce anche dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo dei 176 dipendenti ora in cassa integrazione per Covid. La nuova denuncia arriva dalla Fim Cisl che ha promosso per il 22 dicembre prossimo l’assemblea degli iscritti.
E la Fiom Cgil, che stamani ha organizzato un volantinaggio per le vie di Figline per tornare a sensibilizzare la cittadinanza sul dramma dei lavoratori e delle loro famiglie, chiede al Governo di intervenire direttamente per far ripartire la fabbrica.
Un appello a convocare al più presto il tavolo tecnico al Ministero dello Sviluppo Economico che viene ribadito anche dalle Liste Civiche di San Giovanni: “Adesso non è il tempo di recriminazioni su ciò che è stato fatto o non è stato fatto per salvare lo stabilimento, o per permettere una riqualificazione dello stesso – affermano i civici. Adesso, alla luce delle ultime drammatiche notizie, è assolutamente necessario riaprire un tavolo ministeriale che da subito rinnovi gli ammortizzatori sociali per i 176 lavoratori e che soprattutto riesca a trovare soluzioni e investimenti volti alla rinascita del complesso figlinese. Occorre quindi recuperare il tempo perso. Gli amministratori locali, regionali e nazionali, di concerto con le organizzazioni sindacali devono, attraverso proposte fattive e condivise, permettere quelle condizioni volte alla salvezza dello stabilimento e alla tutela del lavoro di così tante famiglie. Famiglie alle quali va tutta la nostra solidarietà”.

Articoli correlati