Se n’è andato uno dei più conosciuti imprenditori nel mondo del tabacco della provincia di Arezzo negli anni ottanta e novanta, legato particolarmente alla Valdambra. Uberto Zampi è morto venerdì scorso. Era nato nel 1943 ed è deceduto in una clinica a Firenze non per covid, ma per complicanze dovute ad una insufficienza respiratoria provocata da altre patologie. E’ stato Fondatore della Toscana Tabacchi di Ambra. Azienda che nel periodo più florido occupava circa mille dipendenti in tutta Italia. Negli stabilimenti si lavoravano circa 300.000 quintali di tabacchi all’anno. La Toscana tabacchi è stata nel panorama nazionale un punto di riferimento importantissimo per multinazionali del settore come Philip Morris, Monopolio di Stato, Gallher, Japan Tabacco ed altri importanti brands. Ad Ambra Zampi aveva messo su un edificio di 30.000 mq e oltre 50.000 mq di terreno. Una storia che ebbe inizio negli anni ’70, quando venne realizzato l’impianto originario del tabacchificio. A seguire gli anni del boom, con la produzione e l’ampliamento dello stabilimento. Poi la cessione ad un’altra azienda, un successivo passaggio di consegne fino ad arrivare, agli inizi degli anni duemila, al calo drastico delle commesse e alla chiusura. il fabbricato, nel 2015 è finito all’asta. Ma Uberto Zampi si è occupato anche della fattoria agricola di famiglia, sulle colline di Bucine. Una storia, la sua, legata quindi in maniera indissolubile a questo angolo di Toscana. I funerali si sono svolti ieri presso la chiesa di Ambra.