E’ stato arrestato nella notte ed è accusato di tentato omicidio e detenzione abusiva di arma da sparo l’uomo che ha esploso un colpo di pistola contro un cittadino straniero di 44 anni a Castelfranco di Sopra.
Si tratta di un palermitano pregiudicato di 31 anni, disoccupato, residente nel borgo di Arnolfo. Rintracciato dai Carabinieri della Compagnia di San Giovanni e della locale stazione, è stato associato al carcere aretino di San Benedetto.
L’allarme era scattato ieri sera alle 22 quando al 112 erano giunte le richieste di aiuto dei residenti di un condominio di via Dante Alighieri, nei pressi del centro storico, che avevano visto in strada un uomo con la pistola in mano e poi sentito lo sparo.
Armato di una calibro 7.65, il trentunenne, accompagnato da un amico, aveva suonato il campanello di un badante marocchino di 52 anni, urlando che avrebbe ucciso tutti nel palazzo, a cominciare da quella famiglia.
Era seguita una colluttazione e il genero del magrebino, un muratore di 44 anni pure lui originario del Marocco, che si trovava nell’abitazione insieme alla moglie alla suocera, ha tentato di disarmare l’aggressore. Che per tutta risposta ha sparato, colpendolo di striscio alla gola. Quindi i due erano fuggiti.
Soccorso dai sanitari del 118, il quarantaquattrenne era stato trasportato all’ospedale della Gruccia e ricoverato in codice giallo. Le sue condizioni non sono gravi.
Giunti sul posto, i Carabinieri hanno sequestrato il bossolo della pistola e dato il via alla caccia all’uomo terminata alle 5 con il fermo del pregiudicato rintracciato poco distante a Castelfranco.
Dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Arezzo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Proseguono, intanto, le ricerche dell’altro complice e dell’arma utilizzata per il ferimento, di cui l’aggressore si era sbarazzato durante la fuga. Restano anche da chiarire i motivi all’origine del gesto.