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Furti in una sala slot del Valdarno. Due denunce

I Carabinieri della Stazione di San Giovanni Valdarno hanno denunciato in stato di libertà un cittadino albanese ed un italiano, entrambi residenti in Umbria. Con un ingegnoso sistema messo a punto avevano messo a segno una serie di furti all’interno do una sala slot della zona.
Era stato il gestore del locale, lo scorso dicembre, a segnalare alcune vincite sospette da parte della coppia. In alcuni casi aveva visto armeggiare i due in maniera un po’troppo azzardata, ed era insolita la frequenza con la quale si presentavano per giocare.
Una successiva verifica elettronica, effettuata paragonando il numero delle giocate ai soldi effettivamente riscossi, ha poi fugato ogni sospetto e sono apparsi evidenti i mancati incassi. L’uomo si è quindi recato alla Stazione dei Carabinieri portando con sé i filmati delle telecamere di videosorveglianza. I militari, oltre all’attenta visione dei filmati, hanno sentito gestore e testimoni, nonché esaminato alcune attività d’indagine simili, condotte da altre stazioni dell’Arma della Toscana.
L’incrocio di ogni informazione raccolta ha permesso di identificare con certezza i due, che si erano resi artefici di altrettanti furti realizzati con lo stesso modus operandi: avevano realizzato, artigianalmente, un oggetto di metallo che, inserito all’interno della fessura nella quale venivano messe le monete, permetteva di iniziare lo stesso la giocata, mentre i soldi inseriti non venivano incamerati dalla slot ma restituiti ai due giocatori. Il gestore, tra vincite elargite e soldi non riscossi, ha potuto dimostrare un ammanco di ben 2.500 euro, tutti sottratti nelle volte in cui i due si erano presentati presso la sua sala.
Dall’attività condotta dai Carabinieri sangiovannesi, è emerso come i due avessero già precedenti specifici. Con le medesime modalità, avevano infatti messo a segno furti in altre sale slot della Toscana. Entrambi sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per furto aggravato e continuato. Inoltre, saranno proposti per la misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune.

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