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“Rivedere l’organizzazione degli ospedali di confine”. Il Consiglio regionale approva mozione bipartisan

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Una mozione bipartisan per dare risposte ai cittadini che si rivolgono agli ospedali collocati al confine di più aree vaste, come il monoblocco di Santa Maria alla Gruccia.
E’ stata approvata dal Consiglio regionale su proposta della vicepresidente dell’assemblea Lucia De Robertis e sottoscritta dalla consigliera Pd Valentina Vadi e dal consigliere di Forza Italia Stefano Mugnai.
“Con questo atto di indirizzo – spiega De Robertis – chiediamo alla Giunta di intervenire, col nuovo piano sanitario in fase di elaborazione, affinché si integri la disciplina della classificazione delle strutture ospedaliere, consentendo così adeguamenti organizzativi utili a migliorare la risposta alla domanda di salute da parte di quei presidi ospedalieri che, per la loro collocazione territoriale a cavallo di più aziende sanitarie e per i volumi di utenza registrati nel tempo, si caratterizzano, appunto, come poli di forte attrazione. Sono casi particolari, come l’ospedale di Montevarchi a cui, nella conferma del modello organizzativo dato dalla riforma sanitaria, occorre dedicare un’attenzione specifica, alla luce degli effettivi volumi di utenza”.
”Non si tratta – aggiunge – di andare in deroga alle classificazioni vincolanti previste dal decreto 70 del 2015, di cui la Toscana già da due anni ha dato un’attuazione all’insegna della massima flessibilità consentita, ma di circoscrivere a limitate realtà, una disciplina differenziata per quanto concerne la tipologia di presidio, funzionale all’adozione di specifiche misure organizzative”.
“Abbiamo sempre detto che la riforma dell’organizzazione della sanità toscana sarebbe stata monitorata nella sua applicazione – conclude De Robertis – proprio per intervenire con le eventuali migliorie che la pratica avrebbe manifestato come opportune. Questo è un caso evidente di come quell’impegno di chi ha sostenuto la riforma non fossero parole al vento.
La nostra richiesta concretizza precise istanze che in questi mesi ci sono state rappresentate nel territorio”.

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