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A cinque anni di distanza congresso dell’Anpi Valdarno. Si terrà il 6 novembre a Terranuova

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L’Anpi Valdarno, l’associazione nazionale partigiani italiani, dopo cinque anni, torna a congresso. La sezione, costituita nel 1946, il 6 novembre alle ore 15,30, si riunirà nella sala consiliare del comune di Terranuova Bracciolini. È la prima volta, che nella sua lunga storia che il congresso si sposta da San Giovanni. Una decisione che parte però da lontano. Il presidente Giuseppe Morandini e il comitato direttivo uscenti, in questi anni, hanno infatti lavorato intensamente per far diventare l’Anpi concretamente e fattivamente una associazione dell’intero territorio valdarnese.
L’assise avrà il compito di discutere il documento congressuale approvato dal direttivo nazionale, stabilire le linee guida da seguire localmente nei prossimi cinque anni, eleggere il nuovo comitato direttivo ed eleggere 18 delegati che parteciperanno al congresso provinciale che è stato convocato ad Arezzo il 22 gennaio 2022.
Il primo presidente della sezione fu eletto Francesco Lelmi, durato in carica per oltre 60 anni. Gli successe l’Avv. Massimo Merlini per i 10 anni successivi dopodiché è stato eletto, nel 2016, Giuseppe Morandini, attuale presidente. Gli iscritti sono passati dai 222 dell’ultimo congresso ai 338 attuali, ed è la più grande sezione della provincia di Arezzo e tra le più grandi della Toscana. Dei 116 iscritti in più nell’attuale legislativa, molti sono giovani e donne, con una adesione spontanea.
“In molti – ha spiegato l’Anpi – ci hanno cercato per chiedere l’iscrizione. Purtroppo, considerato l’età, solo due sono rimasti gli iscritti che hanno partecipato attivamente alla lotta partigiana”. L’Anpi, con i suoi oltre 120.000 iscritti, è tra le più grandi associazioni combattentistiche presenti e attive oggi nel paese. Fu costituita il 6 giugno 1944, a Roma, dal CLN del Centro Italia, mentre il Nord era ancora sotto l’occupazione nazifascista. Al congresso di Terranuova sono stati invitati i sindaci e le associazioni della zona che porteranno il loro saluto.

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