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Abiti usati di brand del lusso per finanziare i progetti di assistenza della Casa Famiglia Caritas di Montevarchi

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Nasce una nuova piattaforma di ecommerce no-profit di abiti e accessori second-hand di alta moda. Si chiama Clothest* e raccoglierà e venderà abiti usati di brand del lusso per finanziare i progetti di assistenza della Casa Famiglia Caritas di Montevarchi, che aiuta circa 200 persone all’anno, dando ospitalità a 40 persone tra residenze stazionarie e temporanee. I capi donati, chiusi nell’armadio e spesso inutilizzati, verranno così valorizzati per favorire uno sviluppo solidale. Una bella notizia illustrata dal direttore strategico e creativo del progetto Paolo Iachibino. “Comprare un abito usato – ha detto – è un gesto semplice ed efficace che aiuta a ridurre gli sprechi causati dal mondo della moda e che mitiga il ruolo di responsabilità dell’industria del fashion nei processi alla base dei cambiamenti climatici. Significa scegliere in modo responsabile per l’ambiente e, in questo caso, anche assistere persone in difficoltà”.
“Questo progetto per me è una linea d’orizzonte che unisce mondi distanti – ha aggiunto Letizia Baldetti, founder di Clothest* – . A me ha donato una grande libertà di acquistare, di sbagliare acquisti, di stancarmi di ciò che ho acquistato, perchè d’ora in poi niente andrà più perduto, tutto potrà essere consapevolmente rimesso in circolo e trasformato in patrimonio sociale. Riciclare è trasformare il desiderio di possesso in libertà di acquisto”.
L’E-commerce, come ha ricordato Enrica Gnoni, che ha supervisionato la progettazione della piattaforma, permetterà a questa grande idea di non rimanere legata al locale, ma di utilizzare la rete per distribuire poi al territorio.
“Questo è il vantaggio dell’e-commerce – ha sottolineato -, ed è la grande sfida che stiamo vivendo. La nostra vita, da consumatori, è ormai molto più digitale che reale, non ha senso combattere il cambiamento, impegniamoci invece a renderlo sostenibile per tutti”.
Sarà possibile acquistare i look composti da capi di moda sostenibile sul sito Clothest e seguire il profilo Instagram. 
Clothest* è una realtà nata cinque anni fa all’interno delle mura della Caritas di Montevarchi, grazie alla volontà di un gruppo di una ventina di giovani con lo scopo di aiutare le persone accolte nella Casa Famiglia. Il presidente è Don Mauro Frasi. “Questi ragazzi – ha detto – sono una bellissima sorpresa. Il loro interesse nel mondo della moda è accompagnato dalla volontà di aiutare chi si è trovato in difficoltà. Con la fantasia della carità hanno ideato e generato un progetto innovativo e fecondo. seguendo la strada aperta, anzi spalancata, da Papa Francesco. È un supplemento di anima che ama il prossimo, cerca di venire in soccorso dei poveri e mantiene viva la speranza di chi si ostina a sognare un mondo migliore. Un sogno per credenti e credibile per tutti”.
In poco tempo, il gruppo è diventato un’associazione di volontariato, Francesco The S-Hope, e ha raccolto più di 2400 capi usati in ottimo stato, rivendendoli in temporary shops e su eBay.
Negli anni successivi il progetto, guidato da Paolo Iabichino, ha attirato giovani talenti con competenze chiave nella moda e partner professionali in grado di trasformare Francesco The S-Hope in una realtà più importante, quella di Clothest*. L’obiettivo, nel prossimo futuro, è di ampliarne ulteriormente l’impatto sociale, coinvolgendo nel proprio organico anche le stesse persone svantaggiate accolte nella Casa Famiglia a cui vanno i proventi.

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