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Accordo Regione – Trenitalia. Comitati pendolari “insoddisfatti e delusi. Nessun miglioramento del servizio”

Si dicono “insoddisfatti e delusi” i rappresentanti dei Comitati dei pendolari di Arezzo, del Valdarno e della Valdichiana per l’accordo sul contratto di servizio Regione-Trenitalia, che sarà in vigore per 15 anni, fino al 2034.
“Con i nuovi treni previsti ci saranno dei miglioramenti per gli utenti delle altre linee ferroviarie, soprattutto quelle non elettrificate, e siamo contenti per loro, ma resta ben poco per gli oltre diecimila pendolari della linea aretina – affermano i tre referenti dei Comitati – da quanto ci è stato anticipato, potremo forse sperare in qualche treno Rock fra 2 o 3 anni, e in 6 treni dalla potenzialità di 200 km/h forse dal 2023, ma nuovi treni non significa risolvere la puntualità per i pendolari e i problemi quotidiani degli inchini dei treni regionali per le precedenze alle Frecce e Italo in ingresso sulla Direttissima Firenze-Roma: anzi da metà dicembre i problemi sono destinati a peggiorare, col nuovo orario e con la probabile introduzione di altri treni AV immessi sulla Direttissima Firenze.-Roma”.
I portavoce ricordano quanto era stato promesso sugli inchini e sui nuovi contratti di servizio. “Nell’estate 2014 il Governatore Rossi dichiarò che non avrebbe firmato alcun contratto con Trenitalia, ‘finché non sarà garantito che i treni regionali passino avanti all’alta velocità, i pendolari hanno diritto ad arrivare in orario’, ma intanto – concludono – gli inchini sono continuati e continueranno, e il contratto di servizio è stato firmato prima il 30 luglio 2016 e adesso c’è addirittura l’accordo per un’altro contratto, lunghissimo, fino al 2034, che non ci dà alcuna speranza”.

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