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Al via tra poche settimane i lavori di riqualificazione dello stadio di San Giovanni

Tra marzo e aprile partiranno gli interventi di riqualificazione dello stadio Virgilio Fedini di San Giovanni. Si partirà dalla recinzione. Tra maggio e giugno, in concomitanza con la fine del campionato, si passerà alla messa in sicurezza della copertura della tribuna coperta. Lo ha annunciato nell’ultimo consiglio comunale l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pellegrini, che ha comunicato l’ormai imminente affidamento dei lavori. Il massimo impianto sportivo della città si compone di parti diverse: la tribuna centrale, la gradinata, il muro di cinta e la pista di atletica. Ognuna di queste ha una situazione diversa sia dal punto di vista della sicurezza che delle verifiche che sono state effettuate. L’unico settore che non presenta alcun tipo di problematica, anche perché costruito agli inizi degli anni duemila, quando la Sangiovannese di Casprini salì in C1, è la curva ospiti. Non mancano invece altre criticità. Innanzitutto la tribuna coperta. La copertura non si può certo definire tale. Quando piove con regolarità, infatti, ci sono infiltrazioni che creano disagi non solo agli spettatori seduti sugli spalti, ma anche negli spogliatoi sottostanti e nell’infermeria, che spesso si sono allagati, anche di recente. Una situazione insostenibile. Per quanto riguarda invece la gradinata, il cuore dei ragazzi della “Sestini” , ci sono criticità dal punto di vista strutturale e i tifosi possono continuare a frequentarla in quanto è stata accordata una deroga.
L’amministrazione comunale ha in cantiere anche un intervento sulla scoperta. Inagibili sono poi le due tribunette in ferro laterali a quella centrale, mentre gran parte dei muri perimetrali dello stadio sono pericolanti. Insomma, una situazione a dir poco complicata, che sta per essere affrontata dalla giunta Vadi. C’è poi il problema della pista di atletica, che è in condizioni pessime. Un impianto sportivo nel quale, il 16 maggio 1987, Giovanni Evangelisti conquistò il record italiano di salto in lungo. Nel corso della passata legislatura Viligiardi si era paventata la possibilità di coinvolgere, nel finanziamento, il credito sportivo, ed erano stati presi contatti con la Fidal e il Coni nazionale e regionale, che avevano manifestato interesse per un progetto che avrebbe reso l’impianto del Fedini l’unico certificato tra Arezzo e Firenze, in grado di ospitare anche meeting regionali. Ma tutto è rimasto nella carta. Vedremo se, attingendo a nuove risorse, la pista potrà tornare a vivere i fasti di un tempo. Il progetto di riqualificazione e messa in sicurezza dello stadio si interseca con i nuovi progetti messi a punto dalla Marzocco Sangiovannese per l’area sportiva a nord, con la messa a nuovo del campo “Calvani” che sarà intitolato a Graziano Gioli e dell’antistadio, che verrà invece intitolato al presidentissimo Ivo Giorgi.

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