Aveva annullato la visita a Montevarchi l’11 febbraio scorso. Domani l’ambasciatore della Colombia Juan Mesa Zuleta ha assicurato che sarà in città. L’appuntamento è in programma alle 11 nella sala del Consiglio del Palazzo del Podestà. Un tavolo di lavoro con il mondo imprenditoriale a cui parteciperanno il sindaco Silvia Chiassai, il segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo Giuseppe Salvini e le associazioni di categoria Confindustria, Confartigianato, Cna e Confcommercio.
Saranno 11 gli imprenditori, rappresentanti di aziende dei comparti elettronica, tecnologia, energie rinnovabili metalmeccanica, accessori moda e alimentare, invitati al tavolo per approfondire la conoscenza di un Paese che ha reso la sua economia tra le più virtuose dell’America Latina, con una crescita media del Pil del 4 per cento annuo.
La prima cittadina ha ringraziato l’ambasciatore e il console Gianni Lusena (nella foto) “per la loro attenzione verso Montevarchi” e le categorie produttive che interverranno all’incontro “dedicando il loro tempo prezioso a rendere operativo un possibile legame commerciale con la Colombia attraverso questo ponte istituzionale”.
“Credo moltissimo nel rapporto tra pubblico e privato – ha proseguito – con il Comune che può e deve diventare uno strumento utile per creare le condizioni migliori per favorire lo sviluppo delle imprese con un ritorno in termini di occupazione e di ricchezza per il territorio. L’incontro potrebbe rappresentare il primo nucleo di un progetto proposto già in campagna elettorale: la creazione dello “Spazio rete Imprese”, promosso dall’amministrazione comunale promosso dall’amministrazione comunale in cui imprenditori e aziende possano trovare canali di approfondimento, relazione, confronto e ricerca di soluzioni efficaci. Mi preme che l’Ambasciatore conosca l’eccellenza delle nostre aziende, colonna portante del territorio, e le realtà industriali la cui importanza e competitività sui mercati mondiali è resa tale grazie al lavoro quotidiano e alla grande professionalità di tanti montevarchini e valdarnesi”