Nuovi interventi nel dibattito politico sulla vicenda dell’antistadio. E’ di oggi la presa di posizione del movimento di maggioranza Prima Montevarchi che critica le posizioni delle minoranze consiliari.
“Tanto per cambiare non sono d’accordo con il sindaco – commenta il coordinatore politico Fabio Rossi – nel far ritornare l’antistadio nel pieno e totale possesso e proprietà del Comune, dopo che Grasso e il Pd lo avevano contrattualmente assegnato quale ‘mezzo di pagamento’. Avrebbero preferito ricorrere alle vie legali e attendere sentenza. Per cui, con la lentezza della giustizia sarebbero trascorsi 5, 10 anni o forse più per dirimere la questione tra aule di tribunali, perizie e controperizie ricorsi, appelli etc. Con la conseguenza che Comune e gestore, pur avendone la proprietà e il possesso, non avrebbero avuto certezza del destino dell’antistadio fino al giudizio definitivo, e quindi impossibilità e inutilità a investirci per qualunque proposito di restauro o di sviluppo”.
Dopo aver sottolineato che più di 400 ragazzi utilizzano la struttura per l’attività sportiva, Rossi ricorda che se si fossero attesi i tempi della giustizia sarebbero diventati “intoccabili” anche il campo di Levanella e le strade del centro “perchè materia di giudizio, così come le telecamere di controllo e accesso in Via Roma o il rifacimento della sua illuminazione. Tutti ad attendere e tutto fermo. Questi vecchi e nuovi oppositori sono gli amministratori con l’arte del rinvio, sono figli dei partiti della prima repubblica, quelli per cui non si arriva mai alla conclusione di niente e che cercano alibi pur di non prendersi la responsabilità di scegliere e di fare”.
Giudizio positivo, allora, per l’operato del sindaco che “con determinazione ed efficienza – conclude – ha messo la ditta in condizione di chiedere la chiusura del contratto, perché questo vuol dire andare avanti verso il futuro”.