A pochi mesi di distanza dall’apertura del nuovo centro cottura di Bomba, il bilancio del servizio mensa è da considerarsi altamente positivo. Il comune di Cavriglia, in questi giorni, ha tracciato un primo consuntivo della qualità dei servizi erogati, che appaiono migliori rispetto al passato. La struttura realizzata nel fondovalle cavrigliese, che serve anche le scuole di San Giovanni, rappresenta un piccolo gioiello. Funzionale e moderno, sono all’avanguardia anche le strutture dedite alla preparazione dei cibi per “diete speciali” (malattie, allergie, intolleranze, motivi etnico-religiosi). Oltre a ciò, l’accentramento della preparazione e dello sporzionamento dei pasti nell’area industriale, ha ridotto i temi di trasporto dalla “cucina” ai refettori dei plessi scolastici, con ovvi benefici per la qualità dei cibi. Come noto l’amministrazione comunale di Cavriglia ha concordato per i prossimi nove anni con la Camst, azienda che gestisce il servizio, alcune migliorie nel menù, con l’obiettivo di coniugare sempre più la qualità dei pasti con la stagionalità dei prodotti. L’obiettivo è quello di fornire un’alimentazione equilibrata tenendo conto sia delle indicazioni scientifiche più aggiornate che delle abitudini alimentari e dei gusti dei bambini. E i costi? In base ai dati stilati  considerando un reddito Isee di 19.900 euro annui e riportati dal portale on-line www.cittadinanzattiva.it, emerge che il costo medio del servizio di refezione nella provincia di Arezzo è di 4.80 euro mentre a parità di fascia ISEE nel Comune di Cavriglia la tariffa è di 4.40 Euro. Sempre in base fasce ISEE, sono stati stabiliti dei corrispettivi a pasto che, in virtù delle varie agevolazioni alle quali possono accedere alcune famiglie cavrigliesi, porta il costo del “buono mensa” ad oscillare da un minimo di 1,33 € ad un massimo di 4,40 €.