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Clamoroso. Grasso rifiuta la proposta del Pd. “Non andrò in lista. Non sono un uomo per tutte le stagioni”. Guiderà una lista civica

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Un nuovo colpo di scena si abbatte sulla politica montevarchina. Francesco Maria Grasso, infatti, non ha accettato la richiesta di presentarsi in lista con il Pd alle prossime elezioni amministrative, come votato ieri sera in assemblea. Una notizia clamorosa, che arriva dopo una nottata lunghissima, nel corso della quale l’assise del Partito Democratico montevarchino ha fatto passare, con sedici voti favorevoli, la proposta di presentare l’attuale sindaco come capolista del raggruppamento che si presenterà alle urne il 5 giugno prossimo. Una scelta sofferta, che ha provocato anche l’uscita dalla sala della cosiddetta minoranza presente in assemblea. Grasso ha annunciato la sua decisione con un comunicato stampa molto esplicito, nel quale ha confermato che vertici regionali e provinciali, nonché la componente maggioritaria del Pd di Montevarchi, lo hanno invitato a ricoprire il ruolo di capolista del partito. “Tale iniziativa – ha detto il sindaco – ha registrato, come hanno dimostrato il dibattito e le contrapposizioni dell’assemblea di ieri sera, una lacerazione ed una palese dissidenza di quelle componenti che, proprio attraverso il giochino delle primarie, intendevano e intendono farmi fuori. Queste evidentemente non considerano che la mia persona ha raccolto un consenso di un soffio inferiore al candidato sindaco uscito da tale competizione”. Dopo aver ringraziato tutti ed essersi detto orgoglioso della proposta che gli è arrivata, Grasso ha però declinato l’invito, precisando che non ci sono le condizioni per accettare la richiesta. “Fra i cittadini che si sono impegnati intorno alla mia figura – ha spiegato – ve ne sono molti che provengono dalla società civile e non hanno alle spalle percorsi politici, ma di impegno spontaneo e sincero nei confronti non tanto del sindaco uscente, ma della nostra città. Altresì, – ha aggiunto – non si tiene presente come proprio la mia figura sia un elemento per tenere la porta aperta alla partecipazione civile, dalla quale il Pd riceve linfa vitale per esercitare il proprio autentico ruolo di cinghia di trasmissione fra la cittadinanza e il palazzo”. Il sindaco ha poi denunciato come, in questi giorni, si sia assistito ad una mistificazione della realtà, “attraverso una narrativa volta a far passare la mia battaglia di valori e contenuti come un baratto di seggiole”. “ A quanti in queste ore mi invitano per una possibile presenza nelle liste del Pd con il ruolo di capolista – ha proseguito il sindaco – , mio malgrado devo rispondere che non sono un uomo per tutte le stagioni, che non appartiene alla mia persona la volatilità politica, come alcuni in questa vicenda hanno dimostrato, alleandosi ora con chi per cinque anni ha sistematicamente tentato di distruggere i progetti messi in campo. Queste vicende – ha continuato – avrebbero dell’incomprensibile, se non all’interno di un disegno per eliminare un sindaco che non fa favori, un sindaco scomodo, un sindaco non cooptato. Sono uno dei fondatori del Pd di Montevarchi e rimango un uomo del centrosinistra, proprio perché la mia bussola è puntata verso i valori nei quali si fonda lo spirito autentico del partito democratico. Per questo – Ha concluso Grasso – mi sento in dovere, nei confronti di tutte quelle persone che si riconoscono nel centrosinistra autentico, lontano dai sistemi adottati in questi giorni da certe figure di élite di partito, di sottopormi al giudizio diretto della cittadinanza, dato che le primarie sono state concertate soltanto con l’obbiettivo di eliminarmi; non si possono eliminare i valori, non si possono eliminare le speranze, per questo sono e mi sento in campo”. Adesso si aprono nuovi scenari. Grasso, per lunedì pomeriggio, ha convocato una conferenza stampa e annuncerà la costituzione della lista civica di cui si parla da tempo.

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