Via libera alla cura degli orti. Anche chi si dedica alle attività agricole in via amatoriale può svolgere le operazioni colturali che la stagione impone e necessarie alla tutela delle produzioni vegetali e può accudire gli animali allevati. Lo ha disposto con una specifica ordinanza il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il provvedimento dispone anche le misure per il contenimento della fauna selvatica in aree urbane e attività selvicolturali sempre nel rispetto di quanto previsto dai Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio.
In particolare chi si diletta nella coltivazione di ortaggi potrà spostarsi all’interno del comune di residenza e verso altri comuni. Il trasferimento, assolutamente vietato finora, può essere giustificato con la necessità di provvedere alle attività di agricoltura amatoriale ma è concesso non più di una volta al giorno e per massimo due componenti per nucleo familiare.
Per quanto riguarda il controllo e il contenimento della fauna selvatica anche in ambito urbano dovrà avvenire tramite la cattura o con interventi di controllo in forma singola. Le guardie venatorie volontarie incaricate dalla polizia provinciale possono giustificare lo spostamento all’interno del comune di residenza o verso altri comuni sulla base di quanto riportato nella specifica scheda inviata alla Polizia provinciale.
Per la selvicolutura infine le imprese e i proprietari di boschi potranno usufruire di una proroga di 15 giorni del periodo di taglio per completare le attività di taglio e di esbosco “a tutela della stabilità dell’assetto idrogeologico e della prevenzione degli incendi boschivi e degli attacchi fitopatogeni correlati al cumulo di biomassa sul terreno causata dalla interruzione dei lavori forestali”.
Giustificato quindi lo spostamento nel proprio comune o verso altri comuni a condizione anche in questo caso che sia effettuato non più di una volta al giorno e da massimo due componenti per nucleo familiare.