Continuano i problemi legati al trasporto scolastico e l’ultima segnalazione arriva dal Valdarno Fiorentino. Qui, infatti, risiedono molti studenti che la mattina prendono l’autobus diretti a San Giovanni e Montevarchi. Ed è proprio uno di loro, che frequenta l’Itis Galileo Ferraris a sottolineare i non pochi disagi che si verificano al primo mattino, quando i ragazzi salgono sul pullman diretti in Valdarno Aretino. “Ad oggi la situazione dei trasporti è sempre quella, non abbiamo ottenuto nessuna corsa aggiuntiva o per lo meno non ce ne siamo accorti – ha scritto lo studente alla nostra redazione -. Abbiamo fatto varie segnalazioni a chi di competenza e ci rispondono in maniera evasiva. Continuiamo a stare stipati in piedi e senza alcuna sicurezza, siamo pronti a non pagare più l’abbonamento e a chiedere il rimborso di quello già pagato”. E in base alla sua testimonianza a niente è servito anche l’incontro che una delegazione ha avuto con l’assessore del comune di Figline Incisa Lorenzo Tilli (“ Ci aveva assicurato che la città metropolitana aveva i soldi per effettuare ulteriori modifiche a questo servizio”). Ma cosa stanno realmente facendo gli enti locali interessati per risolvere questa situazione? La Provincia di Arezzo, da noi contattata, nonostante la mancanza di risorse economiche, ha ribadito che sta cercando di ovviare a questo problema, in accordo anche con la Provincia di Firenze, dato che la tratta interessata comprende pure il territorio fiorentino. Dagli inizi di ottobre è attiva una nuova corsa predisposta da Bus Italia, il cui costo è a carico della Provincia di Firenze. Il pullman fa tappa a Figline Incisa e si dirige poi verso San Giovanni Valdarno. Se ciò non bastasse, si sta pensando concretamente ad attivare un’altra corsa, il cui investimento, questa volta, toccherà ad Arezzo. L’autobus, in questo caso, partirà da Castelfranco Piandiscò, raggiungerà il Valdarno Fiorentino per poi proseguire verso sud. L’azienda di servizi incaricata sta definendo il progetto che sarà poi sottoposto all’attenzione della Provincia. In caso di ok definitivo, il nuovo servizio potrebbe entrare in funzione entro la fine di ottobre.