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Discarica abusiva al Restone, respinta dalla maggioranza la mozione del consigliere 5 Stelle Naimi

Nella seduta del consiglio comunale di Figline Incisa tenutasi il 29 novembre si è discusso della discarica abusiva del Restone in seguito ad una mozione presentata dal consigliere 5 Stelle Lorenzo Naimi che chiedeva un intervento risolutivo per ”una situazione che ormai da anni vede i residenti degli argini di Restone contornati da rifiuti di ogni genere- afferma lo stesso Naimi- alcuni potenzialmente pericolosi per la salute.”
“Considerata l’attenzione che da tempo l’Amministrazione ha palesato per l’argomento ci saremmo aspettati l’approvazione della nostra mozione all’unanimità ed un pronto intervento per risolvere il problema- dichiara il consigliere penta stellato. Considerato che la stessa Amministrazione, il sindaco Mugnai in primis, fin dal 2015 ha prospettato l’installazione di un sistema di video sorveglianza quale forte deterrente per gli incivili che abbandonano rifiuti ci saremmo aspettati una presa di posizione da parte dei consiglieri di maggioranza svincolata dalle logiche politiche e dall’imminente campagna elettorale.Invece no- continua Naimi- anche stavolta ha prevalso l’ordine di partito e l’estremo contrasto alle nostre proposte che avevano come unico obiettivo quello di migliorare la vita dei cittadini e contestualmente l’immagine di un Comune sempre più assente e distante dai reali bisogni della popolazione.”
“Mentre il Partito Democratico-sottolinea ancora Naimi,- disquisisce sugli aggettivi ad oggi abbiamo una zona dove materassi, mobili, laterizi, tettoie e tanti altri rifiuti vengono costantemente abbandonati. Neanche le continue segnalazioni da parte dei residenti di un disagio insostenibile hanno avuto alcun effetto dimostrando che l’incapacità di ascolto di quest’Amministrazione è qualcosa di cronico.Le nostre richieste-conclude -erano chiare: video sorveglianza, segnaletica adeguata e controlli periodici da parte della Polizia Municipale. La risposta del PD ai cittadini è stata altrettanto chiara ed è stata no.”

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