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Festa privata all’interno di Sammezzano, si scatena la rabbia in rete

La location è sicuramente adatta, di fascino e misteriosa. Questa notte all’interno del Castello di Sammezzano si è tenuta una festa, organizzata da privati. Le sale del castello erano gremite di persone,per un evento che ha richiamato molti partecipanti. Ovviamente,tutto lecito, poichè Sammezzano non è una struttura pubblica e quindi gli attuali proprietari hanno dato in affitto il Castello per lo svolgimento della manifestazione. Ma questo non poteva non scatenare la rabbia della rete e in particolare del gruppo Facebook ” Save Sammezzano” che ironicamente si chiede: “Ferdinando sarebbe stato s’accordo?Per chi ancora non l’avesse capito (ed è fondamentale che tutti lo sappiate): Save Sammezzano non è in alcun modo in accordo con gli attuali proprietari del Castello e con il loro modo di gestire la struttura e, andiamo fieri di dirlo, con loro non abbiamo da spartire niente.
Da oggi la nostra battaglia andrà avanti con ancor più vigore affinché Sammezzano sia acquistato e gestito da soggetti che lo vedano come un luogo museale capace di ‘diffondere’ e ‘creare’ cultura e non come un discopub o peggio.La sfida è ardua, per questo abbiamo bisogno del sostegno di tutti voi: perché più siamo e più le nostre istanze saranno prese in considerazione da tutti i soggetti,statali e privati, che hanno responsabilità nei confronti di Sammezzano. Ci vorrà tempo, non sarà facile, ma potete scommetterci: l’epilogo di questa battaglia sarà un Sammezzano tutelato, valorizzato e accessibile a chiunque lo voglia vedere. Stanno cercando di uccidere l’arte e la cultura. Non lo permetteremo.”
Il gruppo continua ipotizzando i possibili danni alla struttura dopo la festa di questa notte: “Chi ha dato i permessi di organizzare tutto ciò, si è reso conto di quanto sono delicati i materiali con cui è costruito Sammezzano? Già i semplici flash delle macchine fotografiche danneggiano irrimediabilmente materiali del genere, figuriamoci le luci psichedeliche da discoteca che sono state usate stanotte. Già toccare con mano le varie decorazioni esercitando troppa pressione rischia di danneggiarle, figuriamoci le incostanti vibrazioni causate dalle casse da discoteca. Già il calore che passa dalle finestre durante i mesi estivi rischia di danneggiare gli stucchi e le ceramiche, figuriamoci le improvvise ed altissime vampate di calore prodotte dai mangiafuoco all’interno delle sale.Già una goccia d’acqua che cade su una delle pareti di gesso rischia di sciuparla irreparabilmente, figuriamoci il danno che farebbe un Cuba Libre od un bicchiere di spumante.” Insomma, la battaglia per salvare il Castello continua. E continua con forza da parte di tutti coloro che cercano di tutelarlo e renderlo finalmente fruibile alla collettività.

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