Il Calcit Valdarno Fiorentino ha espresso nelle ultime ore preoccupazione per le sorti dell’Ospedale Serristori di Figline, già colpito in passato da scelte definite discutibili sul piano dell’organizzazione e sulle prestazioni dei servizi offerti.
“Come già ribadito in precedenti occasioni – ha precisato l’associazione -, riteniamo questo presidio fondamentale per il territorio e per la comunità, un punto nevralgico di tutta la sanità valdarnese. E’ nota la gravità della situazione attuale, con il numero di ricoveri che cresce ogni giorno, e sappiamo quanto, in questi casi, sia importante fare rete e supportare le istituzioni in emergenza, così come ha dichiarato anche la sindaca Giulia Mugnai. Dopotutto è la natura stessa della nostra associazione che richiede collaborazione e assistenza tra le persone, ma allo stesso tempo non possiamo rimanere inermi di fronte a un vero e proprio depotenziamento del Serristori”.
Il Calcit chiede quindi alle istituzioni e all’azienda sanitaria locale maggiori rassicurazioni sul destino del nosocomio e sul carattere temporaneo ed emergenziale delle decisioni prese, prima tra tutte quella della chiusura del Pronto soccorso. “Speriamo vivamente in un ritorno alla normalità e ci auguriamo che i servizi attivi anteriormente all’onda emergenziale e al picco dei contagi possano essere ripristinati il prima possibile – ha concluso -. Nel frattempo continueremo ad essere vicini alla popolazione con tutte le nostre attività e a farci portavoce di tutti coloro che vogliono ritrovare un Serristori efficiente e operativo, come lo è sempre stato”.