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Gold@fashion, l’industria del cappello a Montevarchi nel XX secolo

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Approda a Montevarchi Gold@fashion, il progetto del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Arezzo per creare un ponte ideale tra le eccellenze di moda e oreficeria, settori trainanti dell’economia provinciale.
Comparti che nel capoluogo e in Valdarno possono contare su manodopera altamente specializzata, tra le più apprezzate per la qualità delle produzioni. Un patrimonio di competenze che unisce le generazioni e che nella città di Benedetto Varchi affonda le radici ai primi del ‘900 nella celebre industria del cappello.
Una lunga storia imprenditoriale finita sotto la lente di ingrandimento degli studenti del liceo “Benedetto Varchi” e del professionale “Raffaello Magiotti” che, nel quadro dei progetti di alternanza scuola-lavoro, hanno passato al setaccio un’attività che influenzò per decenni la vita sociale e il costume del comprensorio, e analizzato le cause del lento declino.
Seguiti dagli insegnanti, i ragazzi hanno realizzato 2 filmati e tre mostre allestite dal 7 al 27 aprile in Palazzo del Podestà, all’Accademia Valdarnese del Poggio e all’Isis “Varchi”.
Ad aprire il programma, venerdì prossimo, alle 9.30 nella sala della biblioteca dell’Istituto di viale Matteotti, il convegno “Un modello di sviluppo economico cittadino: Le industrie del cappello a Montevarchi nella prima metà del Novecento”. Seguirà il taglio del nastro della rassegna dedicata all’archeologia industriale, mentre il sindaco Silvia Chiassai premierà alcune imprenditrici locali.
Mercoledì 12 aprile, poi, doppia inaugurazione delle altre due rassegne, “Borsalino: cappelli e gioielli” e quella che raccoglie reperti, documenti, prodotti e strumenti del lavoro. Giovedì 27, infine, la Ginestra Fabbrica della Conoscenza ospiterà l’incontro su “La crisi delle industrie del cappello a Montevarchi nella seconda metà del Novecento. Confronto con testimoni dell’epoca”.
L’iniziativa coinvolge la scuola, il Comune, la Camera di Commercio della Provincia di Arezzo e il Comitato IFE ad esso legata, l’azienda Arezzo Fiere e l’Accademia valdarnese del Poggio oltre ad alcuni imprenditori del territorio.

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