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Ieri l’assemblea sull’alluvione. Cresce San Giovanni: “Se non avremo risposte certe, possibile un esposto in Procura”

Ieri pomeriggio, alla sala della musica di San Giovanni, si è svolta un’assemblea pubblica per illustrare ai cittadini le modalità di richiesta danni causati dall’alluvione del 6 Novembre scorso. All’incontro, oltre all’assessore ai lavori pubblici David Corsi e i tecnici di Publiacqua, erano presenti anche rappresentanti del gruppo Cresce San Giovanni e del coordinamento delle liste civiche, che hanno giudicato insufficiente le risposte fornite alla popolazione in merito alle cause della calamità. Carbini&C. si sarebbero aspettati che un’assemblea convocata dopo quasi due mesi dall’evento potesse chiarire, ai cittadini danneggiati, di chi fossero le responsabilità su ciò che è accaduto quella domenica di novembre. “Abbiamo evidenziato nuovamente che la valvola a ciabatta (porta) era completamente distrutta e quasi sicuramente è la causa principale di ciò che è accaduto – ha spiegato la minoranza – . E comunque il Comune aveva il compito di vigilare sugli impianti in concessione al gestore Publiacqua”. Come noto i rappresentanti dell’opposizione avevano chiesto l’istituzione di una commissione speciale d’inchiesta per analizzare quanto accaduto. Una proposta che non è passata al voto del consiglio comunale. Questa negazione avrebbe avuto un senso se fossero già emerse le cause e le responsabilità e se il Sindaco avesse chiarito come richiedere il rimborso dei danni a Publiacqua. Invece – – ha aggiunto la lista civica – l’unica certezza è una commissione tecnica fra Comune e Publiacqua per capire cosa sia successo. Un po’ tardi e soprattutto, un po’ poco… Abbiamo sollecitato l’Amministrazione e Publiacqua ad una risposta certa ai cittadini. Ci è stato risposto che la avremo entro un mese. Se questo non avverrà – ha concluso Cresce San Giovanni – valuteremo la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica”.

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