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Il Comitato vittime di Podere Rota: ” E’ il fallimento della politica”

Il comitato vittime di Podere Rota ha preso posizione in merito alla richiesta di ampliamento della discarica di Terranuova, definendolo un film già visto. ” Ennesimo ampliamento, nonostante le promesse, i comprovati impatti ambientali e i gravi disagi alla salute dei cittadini e a tutto il territorio ! Siamo veramente stanchi degli impegni disattesi della classe politica! – ha tuonato il gruppo di cittadini -. Siamo al 2021 data prevista della chiusura della discarica e ne reclamiamo il rispetto!!”
“Ricordiamo che nella recente relazione, Arpat rimarca senza mezzi termini il peggioramento dell’inquinamento delle acque profonde e il non risolto problema dell’impatto odorigeno – ha aggiunto – , ma per tutta risposta assistiamo invece alla nascita di una nuova società, avallata dal partito che ha vinto le elezioni regionali, che intraprende un percorso di ampliamento come unica soluzione alla gestione dei rifiuti!. Questo è il fallimento della politica!”
Il comitato ha spiegato di non accettare il silenzio dei sindaci della vallata “che devono ricordarsi degli impegni presi e lottare con noi per evitare qualsiasi forma di permanenza degli impianti dopo il 2021! Ci aspettiamo che i sindaci valdarnesi non si nascondano dietro la figura del sindaco terranuovese, ma prendano posizione su questo nuovo scempio , anche nei confronti della regione e del Presidente Giani”.
Ha poi parlato il presidente Lisciandro. “Ancora una volta non conta l’ambiente e nemmeno la salute dei cittadini, – ha detto – . Si continua a speculare sull’emergenza rifiuti per giustificare l’ennesimo ampliamento che altro non è che una ghiotta occasione per fare soldi, mettendo con i soldi del disagio ambientale a tacere cittadini e amministrazioni comunali; gli stessi che scendevano in strada con noi per manifestare contro la discarica.
Cercheranno come è già successo di “addolcire la pillola” con ennesimi buoni propositi e promesse, ma continuano come sempre con la solita politica di sfruttamento del nostro Valdarno, che ormai può chiamarsi sicuramente “Valdarno Pattumiera, altro che “Valdarno Ambiente”
“Stanno cercando di camuffare con un nome che riporta la parola ambiente, la morte definitiva del nostro territorio, delle nostre speranze e della nostra salute, ma venderemo cara la nostra pelle e come sempre non staremo a guardare!”, ha concluso il comitato.

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