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Integrazione fra i due ospedali di vallata, Comitato e Lista per il Serristori chiedono il rispetto dei Patti Territoriali

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L’integrazione fra l’ospedale di Santa Maria alla Gruccia e il Serristori non può avvenire se non attraverso percorsi ben precisi: il Comitato e la Lista Salvare Il Serristori tornano nuovamente all’attacco. “In questi giorni si sta decidendo il futuro della sanità nella nostra vallata. E’ preoccupante il silenzio assordante dei sindaci del Valdarno fiorentino e della direzione della Usl Toscana Centro, mentre i sindaci del Valdarno aretino si stanno muovendo in tutte le direzioni e a tutti i livelli alla ricerca di soluzioni in favore del loro presidio ospedaliero.Qualche giorno fa – continua il comunicato – in occasione della conferenza zonale fra sindaci del Valdarno aretino e la direzione della Usl Toscana sud est, lo stesso direttore Desideri ha comunicato che si sta completando il progetto di integrazione fra i due presidi e che a breve verrà presentato l’accordo. Quale accordo? – si chiedono Comitato e Lista- Con chi è stato concordato ?” I contenuti sarebbero ancora sconosciuti ad alcuni sindaci del Valdarno aretino, come per esempio al primo cittadino di Montevarchi Silvia Chiassai.Insomma, sulla questione c’è un certo scetticismo. “Invitiamo la sindaca di Figline Incisa e quelli del Valdarno Fiorentino a pretendere dalla direzione sanitaria della Usl Toscana Centro che qualsiasi accordo di integrazione fra i due presidi ospedalieri non debba prescindere – continua la nota- dal rispetto di quanto previsto dai patti territoriali sottoscritti 3 anni fa nei quali si afferma che il Serristori rimarrà un ospedale di zona con Pronto Soccorso H24 e sub intensiva ,una medicina adeguata a rispondere alle esigenze di tutti i reparti e servizi presenti, una chirurgia d’urgenza e programmata . Il Serristori rimane un ospedale per acuti che cure le urgenze.” L’eventuale accordo di integrazione, secondo il Comitato e la Lista, deve garantire il mantenimento di tutte le attività svolte, senza dequalificazione o depotenziamento. Qualsiasi decisione deve essere preventivamente concordata con i sindaci dei comuni sottoscrittori dei Patti Territoriali e comunque condivisa con i cittadini valdarnesi. Qualora non vengano soddisfatte queste condizioni, il Comitato Salvare il Serristori si farà promotore di iniziative popolari , chiamando ancora una volta i cittadini del Valdarno a schierarsi in difesa del loro ospedale.

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