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Istituito un premio in memoria del radiologo reggellese Rodolfo Mandò, morto in Pratomagno con un ultraleggero

L’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle PSTRP di Firenze, Arezzo, Pistoia, Prato, Lucca e Massa Carrara ha istituito il Premio “Volare” alla memoria di Rodolfo Mandò, tecnico sanitario di radiologia medica di Reggello scomparso nell’ottobre del 2016 in seguito ad incidente con un velivolo ultraleggero precipitato sulle colline del Pratomagno.
Il premio, riconosciuto da apposito bando, è rivolto ai professionisti tecnici sanitari di radiologia
medica (TSRM), iscritti all’albo professionale presso gli ordini dei TSRM e PSTRP della Toscana. Sulla scia dello spirito di Rodolfo Mandò, professionista esperto ed attento all’evolversi delle tecnologie, il premio ha lo scopo di individuare proposte innovative per migliorare i servizi di diagnostica, dove fondamentale è l’apporto dei Tsrm.
Le aree tematiche da prendere in esame riguardano i processi ed i percorsi organizzativi dei servizi
di radiologia, medicina nucleare, fisica sanitaria e radioterapia, il sistema qualità e la gestione delle tecnologie, la sicurezza dei pazienti e degli operatori e la gestione integrata dei percorsi di diagnosi e cura.
I progetti dovranno caratterizzarsi per elementi di innovazione e dovranno costituire un valore aggiunto e favorire la sostenibilità del servizio sanitario. Per partecipare al bando è necessario inviare la domanda all’indirizzo di posta elettronica http://firenze@pec.tsrm.org indicando nell’oggetto Candidatura Bando “Volare”e accludendo l’idea progettuale. Il termine di scadenza è fissato alle ore 12.00 del giorno di sabato 30 Giugno 2018. La presentazione delle proposte vincitrici e la premiazione avverrà nel mese di settembre 2018.
Rodolfo Mandò morì insieme a Stefano Romito, altro valdarnese, nell’autunno di due anni fa. Era una domenica di sole. I due erano partiti a metà pomeriggio dal campo volo di Valle al Pero, a Cavriglia e dopo aver attraversato il Valdarno avevano raggiunto l’altra dorsale. Giunto in prossimità di Modine, nel comune di Loro Ciuffenna, l’ultraleggero perse quota e si schiantò in un bosco fittissimo, a circa 3 km dalla piccola frazione montana. Poi, prese fuoco. I due sfortunati piloti morirono all’istante.
Stefano Romito, sposato senza figli, era un pilota militare molto esperto, con migliaia di ore di volo. Originario di Figline Incisa, abitava a San Giovanni ma lavorava alla base militare di Pisa, dove guidava i C130. Un lavoro impegnativo, che però non gli aveva fatto perdere di vista la sua grande passione per gli ultraleggeri. Non a caso molto spesso si recava al campo volo di Valle al Pero per volare sui cieli del Valdarno. Era anche volontario della Misericordia. Rodolfo Mandò, invece, era un radiologo e abitava a Pietrapiana di Reggello. Aveva lavorato prima al Serristori e adesso all’ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri.

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