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Le liste civiche sangiovannesi bocciano il rendiconto 2020 presentato dalla giunta Vadi

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Un no secco al rendiconto 2020 presentato per l’approvazione in consiglio comunale dalla Giunta Vadi. E’ arrivato dalle liste civiche sangiovannesi, che hanno giudicato insufficienti le azioni necessarie per strutturare veri equilibri di cassa che portino al consolidamento e all’ effettiva autonomia gestionale dell’ente. “Il rendiconto della gestione – hanno aggiunto – è un atto concreto e rappresentativo della gestione del Comune e non può basarsi sui buoni propositi. Inoltre non può influenzare il giudizio su un risultato positivo che non è merito in toto della virtuosità dell’amministrazione bensì, come ammesso dalla stessa giunta, delle entrate a pioggia pervenute dal Governo agli enti locali, compreso San Giovanni, per fronteggiare l’emergenza economica da Covid 19. Entrate a pioggia che, come specificato dall’assessore al bilancio Romei, stanno gradualmente scemando con la riduzione dell’emergenza”.
Il gruppo di opposizione ha poi polemizzato per la mancata risposta da parte della giunta ad una domanda precisa rivolta durante l’assise comunale: “quali e quante sono state le spese effettivamente sostenute dal Comune per l’emergenza da Covid-19 e questi fondi governativi ricevuti per far fronte a tale emergenza sono già stati tutti utilizzati?” Le liste civiche hanno poi sottolineato che non c’è un sistema di rilevazione e controllo reale della cassa vincolata integrato alla contabilità e mancano strumenti e strategie per riscuotere i crediti senza rincorrere la loro prescrizione.
“Inoltre, a due anni dall’insediamento della giunta Vadi – hanno concluso i membri della minoranza – il Comune non ha ancora predisposto l’inventario dei propri beni, sia mobili che immobili, come più volte sollecitato anche dal Collegio dei Revisori. A causa di ciò le imputazioni a costo delle manutenzioni e i fondi ammortamento inseriti risultano incerti”.

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