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Libera Valdarno riconferma l’impegno contro l’illegalità. Pierluigi Ermini al timone del coordinamento

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Assemblea del coordinamento del Valdarno superiore di Libera per tracciare un bilancio delle attività svolte ed eleggere il referente locale per il prossimo triennio. I soci hanno riconfermato la fiducia a Pieluigi Ermini; del coordinamento valdarnese fanno parte, oltre a Ermini, Sergio Serges, Nicola Caruso, Nicola Mugnai, Fulvio Turtulici, Mauro Valeri, Sara Bracchini, Pasquale Sani, Letizia Dei, Umberto Briatico, Riccardo Sinni e Yuri Tanzi.
L’incontro si è svolto venerdì scorso a Terranuova ed è stato l’occasione per presentare la pubblicazione di Fulvio Turtulici “Trame criminali nella provincia di Arezzo, nel Valdarno aretino e fiorentino. Indagini ed inchieste nel nostro territorio dal 1999 al 2017”. Il dettagliato resoconto delle attività investigative e giudiziarie evidenzia come il comprensorio non sia immune da fenomeni di corruzione, estorsione, riciclaggio e spaccio.
“Il motivo di questo opuscolo sta nella necessità di capire il fenomeno mafioso che interessa anche la vallata, come ormai molti, troppi luoghi di insediamento sociale e di attività economica. E di capirlo non mediante analisi sociologiche, spiegazioni politiche o pareri di esperti, ma per mezzo dei nudi e crudi fatti, attraverso le indagini e le operazioni di contrasto di magistratura, organi di polizia, carabinieri, guardia di finanza – ha affermato l’autore – un lavoro che non è un mero elenco di episodi, ma invece si rivela un racconto in cui si delinea il graduale e inesorabile penetrare delle associazioni malavitore nel tessuto sociale e si coglie l’evolversi delle mafie da organizzazioni di controllo fisico di un territorio di scarso dinamismo, come avveniva nei luoghi di origine, a potere dinamico che sta mutando”.
Tra gli intervenuti anche i sindaci Simona Neri, responsabile di Anci Toscana per il contrasto al gioco d’azzardo, e Sergio Chienni che ha confermato il proseguimento dei lavori per la realizzazione del progetto “Dopo di noi” nella villetta confiscata alla mafia in località Le Ville.

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