Cerca
Close this search box.

Liste d’attesa alla Gruccia. Gli ultimi dati. Criticità per gli esami ortopedici e ginecologici. Bene l’ecocolordoppler

Riproduci video

Luci e ombre, come spesso accade, scorrendo gli ultimi dati riferiti alle liste d’attesa al Santa Maria alla Gruccia. L’ultimo aggiornamento risale al 18 agosto scorso, quindi si tratta di un quadro attuale, che evidenzia criticità soprattutto per gli esami ortopedici e ginecologici, ma anche buone performance per i check up  sanitari dermatologici, neurologici e per l’ecocolordoppler.
Scorrendo nel dettaglio i numeri, scopriamo che, al Monoblocco, per un esame cardiologico occorrono, in media, 45 giorni, contro i 2 necessari al San Donato. La visita chirurgica breve/differibile, che presenta una forbice tra una e due settimane, necessita invece di un’attesa di 25 giorni. Ben 75 giorni, invece, per la visita ginecologica breve/differibile (max 15 giorni).
Tempi di attesa più lunghi rispetto allo standard anche per la colonscopia con classe di priorità breve (40 giorni, 10 in più del previsto) e per quella in classe differibile (75 giorni, più del doppio rispetto agli standard). Liste più lunghe del previsto anche per la gastroscopia (da 30 a 55 giorni). Ma ci sono anche numeri positivi. E’ il caso della visita cardiologica (14 giorni), dell’esame dall’otorino (due settimane) e, soprattutto, della visita dermatologica, con un giorno di attesa per la classe urgente e breve e 8 giorni per la differibile.
Nella norma anche l’esame neurologico (una settimana) e l’ecocolordoppler cardiaco e venoso (8 e 9 giorni). Molto bene anche l’ecomammaria, per la quale occorrono alla Gruccia sette giorni in media. Insomma, sono dati che presentano lati positivi e lati negativi. Su questi ultimi stanno lavorando sia la Regione Toscana che la Asl Toscana Sud Est. I dati del triennio 2014-2016 indicano che l’azienda sanitaria cui fa capo il Valdarno è la seconda in Toscana, per tempi di attesa nella Cardiologia (il 67,8% delle prestazioni viene erogata entro 15 giorni). Bene anche per l’ecografia all’addome: l’83,8% delle prestazioni viene erogata entro 30 giorni, contro il 55,6% dello scorso anno.
Come ha ricordato di recente il direttore Enrico Desideri, la Asl aretina sta lavorando per migliorare i tempi di attesa con azioni che vadano a implementare i percorsi con cui vengono presi in carico i cittadini . Ovviamente questo deve tenere conto che esistono casi più urgenti o meno. Da questo punto di vista un ruolo importante lo avrà il cosiddetto medico di famiglia.

 

 

 

Articoli correlati