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I migranti ripuliscono l’Arno. Il progetto coinvolge anche il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno

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Prima la formazione, poi l’operatività direttamente sul campo. Anche il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno parteciperà ad un progetto voluto dalla Regione Toscana che prevede l’impiego di migranti per ripulire, in questo caso, il fiume Arno. L’iniziativa, che coinvolgerà gli enti irrigui di tutto il Granducato, è stata presentata
lunedì in Regione dall’assessore Vittorio Bugli e dal presidente di Anbi Toscana, Marco Bottino.
Grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione, i consorzi provvederanno a fare la formazione delle persone che parteciperanno al progetto e a fornire loro materiale come scarpe, giubbottini e palette. I migranti, infatti, dovranno lavorare in totale sicurezza.
Gli extracomunitari, una ventina in tutto, saranno utilizzati per ripulire da materiale non particolarmente ingombrante (buste, residui, bottiglie, carte) l’asta dell’Arno, da Pratovecchio a Reggello, area di pertinenza del Consorzio 2. Quindi anche in Valdarno. A tal proposito sono state contattate le associazioni di volontariato che gestiscono i migranti alle quali è stato chiesto di mettere a disposizione alcune persone.
“Il sistema dei Consorzi di bonifica si è mostrato sensibile a questa tematica – ha detto il presidente del Consorzio 2 Paolo Tamburini. Ovviamente non si tratta di lavoro retribuito, ma di una prestazione gratuita e volontaria. Pur tuttavia sarà un modo, per i migranti, per inserirsi in una società nuova. E’ una presa di contatto diversa da quella che hanno vissuto”.

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