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Montevarchi. Forze di sinistra e movimenti intervengono sulla situazione politica attuale: “Prima i programmi, poi il percorso”

La situazione politica montevarchina, in piena evoluzione dopo l’uscita di diciotto esponenti del Pd, che hanno annunciato un’assemblea pubblica per sabato prossimo al fine di riunire il centro sinistra e di indire poi le Primarie, continua a far discutere. A prendere posizione i gruppi di sinistra Spm-Sel Montevarchi-Politica e Servizio-Montevarchibenecomune, che dopo aver ribadito il loro assenso ad una possibile coalizione di centro sinistra, si sono detti però amareggiati, se non delusi, dai fatti degli ultimi giorni. “Ci saremmo aspettati che le lettere gli appelli e i discorsi pubblici che caratterizzano le azioni del centro sinistra – hanno detto – avessero al centro del dibattito oggetti diversi da quelli che stanno emergendo al momento. Un turbine di documenti e appelli precisi e circonstanziati sui percorsi per ricompattare il centrosinistra senza mettere al centro i veri problemi della gente”. Secondo la sinistra non è così che costruisce un percorso che sia in grado davvero di competere. I montevarchini, infatti, chiedono altro. “Un centrosinistra che a Montevarchi vuole fare un passo in avanti – si legge nel documento – oggi deve discutere di come affrontare il presidio sanitario dei cittadini, discutere di acqua pubblica considerando che le convenzioni scadono al 2022, interrogarsi sulle grandi partecipate e sul tema dei rifiuti. Deve dibattere di reti d’impresa, diritti civili, e tante altre cose come l’ambiente e gli impianti sportivi”. Per la sinistra, tutto il resto è conseguenziale e si rischia di cadere nell’antipolitica. “La nostra disponibilità a confrontarci sui programmi – hanno concluso i rappresentanti di Spm-Sel Montevarchi-Politica e Servizio-Montevarchibenecomun – non vuol certo dire che saremo nel centrosinistra a prescindere, ma è un richiamo che ci sentiamo di fare affinchè si possa aprire un dibattito sulle cose da fare e sugli obbiettivi da perseguire. Il centrosinistra non si costruisce intorno al “candidato”, ma sulla condivisione di programmi al momento non pervenuti”.

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