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Montevarchi. Quasi 3 milioni di euro di risorse europee per il polo di interscambio ferro-gomma

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Oltre due milioni e settecentomila euro di fondi europei per realizzare il polo di interscambio ferro-gomma a Montevarchi, il cosiddetto “Memorario” all’autostazione cittadina, a due passi dal centro storico. La giunta Chiassai, nei giorni scorsi, con una apposita delibera, ha preso atto del contributo concesso, che risulta essere finanziato dal NextGenerationEU ed è finalizzato alla realizzazione dei lavori. Un intervento molto importante per la mobilità di tutto il Valdarno. A fine anno il Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, ha individuato i Comuni beneficiari del contributo. Si tratta di investimenti legati a progetti di rigenerazione urbana, mirati alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, ma anche al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. Palazzo Varchi è risultato beneficiario del contributo. L’area interessata si trova in via IV Novembre ed è al centro di un progetto elaborato nel 2011, che ha visto, l’anno successivo, il completamento del primo lotto, ovvero la fermata degli autobus.
Mancava però l’interscambio tra ferro e gomma, dato che siamo al confine con la stazione ferroviaria, e l’intermodalità con le biciclette. Parliamo di un’area di oltre 6.300 metri quadrati e interessa la stazione dei bus, dei cicli, percorsi pedonali e viari di collegamento verso piazze e vie. E’ prevista anche la realizzazione di nuovi parcheggi sulla vicina via della Sugherella, con il potenziamento di quello esistente nei pressi del sottopasso ferroviario. Una rigenerazione urbana che sarà funzionale e farà di Montevarchi il baricentro di una mobilità sostenibile e alternativa che punterà sul treno, sui mezzi pubblici, sui mezzi ciclabili, anche nell’ottica di un investimento anche in chiave turistica.
Con la fine, speriamo imminente, dell’emergenza sanitaria, la vallata potrebbe tornare al centro di importanti flussi turistici e un polo di interscambio sul fronte della mobilità potrebbe fornire non pochi vantaggi a chi arriva da lontano. Vantaggi importanti anche per i tanti pendolari che ogni mattina prendono il treno per andare a scuola o a lavoro. Migliaia di persone dirette verso Firenze e Arezzo. Saranno insomma promosse forme alternative di spostamento senza il ricorso sistematico all’auto. Il progetto punta infatti a orientare una parte significativa della mobilità verso il trasporto pubblico, recuperando gli spazi urbani e potenziando i servizi messi a diposizione che sono necessari anche per un cambiamento culturale del settore. Insomma, i fondi europei interesseranno anche questo angolo di Toscana, con benefici evidenti per tutti.
La nuova autostazione di Montevarchi è stata inaugurata dieci anni fa e oltre a rappresentare una perfetta riorganizzazione del sistema mobilità, ha consentito di recuperare un’area di circa 2.500 mq, vera cerniera tra il centro storico e le zone appena fuori le mura. E’ stata realizzata una recinzione perimetrale disegnata con i murales, sono stati delimitati i percorsi tramite appositi cordonati, si è provveduto all’asfaltatura della pavimentazione e dei percorsi pedo-carrabili e sono state realizzate apposite pensiline protette e coperte. Insomma, a parte la destinazione dell’area, i montevarchini si sono friappropriati di una parte importante della loro città.

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