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Podere Rota. Decreto della Regione: Csai responsabile della potenziale contaminazione delle acque. Vadi: “Finalmente si farà chiarezza sulla vicenda”

Concluso il procedimento di individuazione del responsabile della potenziale contaminazione delle acque sotterranee dell’area su cui sorge la discarica di Podere Rota. E per la Regione è Csai che adesso avrà 30 giorni di tempo per presentare un piano di caratterizzazione dell’area.
“E’ giunto a conclusione il procedimento avviato nel settembre dello scorso anno – spiega il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi – e il decreto del 16 febbraio del settore Bonifiche della Regione Toscana è molto chiaro, netto e non lascia adito a dubbi. Csai, il gestore della discarica, è individuato come responsabile della potenziale contaminazione ed è invitato dalla Regione a mettere in atto tutte le procedure di bonifica secondo quanto scritto nel titolo V del Testo unico dell’ambiente del 2006”.
Il decreto, che ha fatto propria la documentazione prodotta da Arpat Arezzo a partire da settembre 2020, allegando ulteriori approfondimenti e indagini, ordina al gestore di procedere alla bonifica del sito presentando entro 30 giorni al Comune di Terranuova Bracciolini, amministrazione competente per territorio, il piano di caratterizzazione.
“Per noi si tratta di un’altra notizia importante. Da oltre un anno – prosegue Vadi – sollecitavamo l’ente toscano ad avviare questo procedimento, e lo abbiamo fatto anche per le vie formali il 28 giugno scorso quando abbiamo indirizzato alla Regione e ai settori competenti una diffida ad operare in quella direzione. Il decreto sta a significare che quanto sostenevamo più di un anno fa, e quanto sosteneva Arpat, non erano preoccupazioni infondate ma reali e finalmente adesso si farà chiarezza su tutta questa vicenda”.
Nella giornata di ieri è giunta anche la comunicazione del Settore Via della Regione Toscana che comunica la sospensione del procedimento di Paur per l’ampliamento della discarica “per un periodo complessivo di sei mesi”, come richiesto dal proponente Csai, decorso il quale, “in assenza di ulteriori comunicazioni da parte del proponente, sarà predisposto d’ufficio l’archiviazione del procedimento”.

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