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Podere Rota: il sindaco Viligiardi ricostruisce i fatti contro “la scarsa memoria” dei “soliti noti”

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Maurizio Viligiardi non ci sta e replica punto su punto alle critiche di Cresce San Giovanni sulla politica della sua amministrazione in tema di rifiuti.
Una lunga ricostruzione dei fatti per “smentire le affermazioni” degli esponenti delle liste civiche che si sono dichiarati estranei alle decisioni della Regione e contrari all’ampliamento della discarica di Podere Rota e al riconoscimento a San Giovanni di una quota del disagio ambientale da Terranuova, imputando la loro uscita dalla maggioranza sangiovannese nel 2011 “all’inerzia dell’amministrazione sull’argomento”.
Il primo cittadino ricorda che le procedure per l’ampliamento della discarica “sono iniziate nel 2007 quando autorevoli esponenti dei “soliti noti” (Mario Marziali e Leonardo Cardinali) erano membri della Giunta e Francesco Carbini era il capogruppo dei socialisti sangiovannesi; non c’è traccia di loro dichiarazioni o prese di posizione contrarie all’ampliamento”. Così come in occasione dell’inaugurazione nel 2008 dell’impianto di selezione e compostaggio e nello stesso anno della presentazione della Giunta Tarchi del ricorso al Tar per il riconoscimento di una parte del disagio ambientale anche a San Giovanni. Sentenza da cui scaturirono le condizioni per l’attuale intesa. Peraltro, secondo il sindaco, per anni i civici gli hanno imputato “l’incapacità di farsi riconoscere un diritto, salvo poi dichiararsi contrari una volta che quel diritto viene riconosciuto”.
Viligiardi rammenta, inoltre, che alla fine del 2010, alle porte dell’ampliamento del sito, in un manifesto il Partito Socialista, “di cui Francesco Carbini era coordinatore di zona, richiamava tutti alle responsabilità, considerato che Podere Rota era un impianto al servizio del Valdarno per lo smaltimento dei rifiuti”.
Infine le motivazioni dell’uscita, a marzo 2011, dalla maggioranza di governo.
“Esistono le registrazioni dell’intervento di Carbini: sono completamente assenti riferimenti a Podere Rota, al suo ampliamento e all’accordo sul disagio ambientale”, perchè fu “la mancata conferma di Mario Marziali in Giunta” a generare le tensioni dentro la lista “che solo dopo un anno indicò Daniele Mugnaini come suo rappresentante, ma questo non fu sufficiente per creare le condizioni per rimanere in maggioranza”.
Viligiardi conclude valutando positivamente l’annuncio della minoranza di chiedere un incontro al presidente toscano Enrico Rossi per pretendere un atto risolutivo e chiudere la discarica entro il 2021.
“Almeno faranno qualcosa di veramente utile per la città; si muoveranno nelle sedi opportune, faranno ciò che io e il Pd di San Giovanni stiamo facendo da tempo: creare le condizioni politiche perchè il sito chiuda realmente quando saranno esauriti i volumi oggi autorizzati. Ho paura, però, che non sia il loro vero obiettivo, altrimenti su cosa baserebbero la prossima campagna elettorale?
Avevamo iniziato un percorso comune del Consiglio Comunale. Abbiamo incontrato la Commissione Consiliare della Regione formulando le nostre richieste in maniera unitaria, con il proposito di presentare un documento comune sul quale è aperta ancora una discussione, ma si sa poi che la voglia di protagonismo spesso prende il sopravvento, alla faccia degli interessi della nostra città e dei nostri cittadini”.

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